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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ca' Foscari e Iuav, nasce un X-Team per la protezione del patrimonio culturale

Al progetto aderiscono anche Politecnico di Torino, SiTI e CORILA. Verrà organizzato un corso di otto mese, che metterà a punto una squadra di esperti in diversi Paesi del mondo

Un corridoio educativo e culturale. Politecnico di Torino, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Iuav di Venezia, SiTI e CORILA sono i promotori dell’iniziativa X-Team, espressione derivante dall’acronimo inglese “International Centre for Cultural Heritage Security” - ICHS. L'obiettivo è la formazione di esperti nei campi della sicurezza del patrimonio culturale rispetto ad attacchi antropici ed eventi naturali e del contrasto al traffico illegale di opere d’arte.

I destinatari della formazione saranno scelti fra gli studenti e ricercatori dei Paesi in conflitto e fra i funzionari dei sistemi culturali. Particolare attenzione sarà posta al coinvolgimento di profughi o sfollati, inclusi gli ospiti dei campi a ridosso delle frontiere con i Paesi in crisi (es. Libano e Giordania). Verrà organizzato un corso residenziale della durata di otto mesi, finalizzato a creare squadre di esperti multidisciplinari che al termine della formazione opereranno nei propri Paesi contribuendo alla costruzione di speranza per la rinascita delle comunità locali.

X-Team promuoverà anche la creazione di imprese locali ad alta specializzazione: il modello organizzativo prevede la creazione di una unità di coordinamento in Italia e la costituzione di “Centri Satellite” extra-europei. I Centri Satellite, aperti alla partecipazione di partner locali, assicureranno il trasferimento del know-how e la capacità operativa in loco, abilitando filiere di servizi innovativi per la sicurezza, la tutela, la conservazione e la gestione del patrimonio culturale, con ricadute in termini di posti di lavoro qualificati.

Michele Bugliesi, rettore di Ca’ Foscari,  ha sottolineato l’alto valore culturale, scientifico ed umanitario dell’iniziativa, che vede coinvolto il suo Ateneo in ragione di una molteplicità di fattori. Innanzitutto la spiccata vocazione all’internazionalizzazione che si traduce in una sua centralità nel quadro dei rapporti interculturali. Inoltre, da quattro anni accademici l’Ateneo rivolge la sua attenzione ai rifugiati e anche per quest’anno ha messo a disposizione 10 borse di studio per studenti siriani meritevoli con la status di rifugiati o di persona bisognosa di protezione internazionale per l'iscrizione a corsi di Laurea Magistrale. Ca’ Foscari svolge un ruolo guida nel campo della conoscenza e della conservazione del patrimonio culturale, in cui può annoverare una scuola di formazione ampiamente consolidata e un livello di ricerca di elevato profilo, all’avanguardia a livello nazionale.

Secondo Alberto Ferlenga, rettore di Iuav, invece, "la lunga tradizione dell'Università Iuav di Venezia nel campo della valorizzazione del patrimonio storico ambientale ci permette oggi, in questa nuova iniziativa formativa, di mettere a disposizione una esperienza che rende possibile affrontare da diversi punti di vista il tema della ricostruzione di patrimoni culturali identitari. Già direttamente coinvolto in passato nella ricostruzione di territori distrutti come il Vajont o il Friuli, o insieme a Corila, nell’indagine di aree interne particolarmente delicate, come la laguna veneziana, Iuav ha avuto modo di affrontare i temi posti oggi dai paesi in guerra o variamente danneggiati da catastrofi, attraverso il lavoro di ricerca di docenti e studenti sulla ricostruzione italiana e sui principali teatri in crisi del mondo e, più specificatamente, attraverso il recente convegno sulla ricostruzione della Siria. L’appuntamento di oggi moltiplica le possibilità di trarre utilità dalle esperienze universitarie e di mettere in gioco la cultura italiana su questi temi".

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