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Cronaca

"Flussi turistici? No al numero chiuso, ma vanno individuati limiti sostenibili per Venezia"

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha partecipato venerdì mattina all'inaugurazione dell'Anno del turismo Ue-Cina: "I visitatori dagli occhi a mandorla in aumento del 12%"

L'incremento dei flussi turistici è sotto gli occhi di tutti, ma fino a quando potranno essere sostenuti da Venezia? I dati parlano chiaro: "Il turismo cinese in Veneto cresce dell'11-12% ed è per noi una grande occasione - ha affermato a margine dell'inaugurazione dell'anno del turismo Ue-Cina a Palazzo Ducale il presidente del Veneto, Luca Zaia - In Veneto rappresentano la sesta comunità. Io continuo a dire – ha continuato – che l’area marciana e l’intera città di Venezia sono un museo a cielo aperto, da trattare con molta cura. I turisti devono capire che una visita a Venezia non è una visita normale, ma, al tempo stesso, vanno identificati i numeri sostenibili per la città. Ma non parlo di un numero chiuso ghettizzante per soli ricchi, bensì di limiti e controlli, su squilibrati e terroristi, che sono fondamentali”. Il centro storico – ha rimarcato – ha comunque il vantaggio di avere pochi varchi d’accesso, cioè piazzale Roma e la stazione, e ciò spero possa facilitare i controlli”.

"Offerta variegata"

Di certo, però, una mole ingente di visitatori provenienti da Oriente costituisce un'opportunità da cogliere: "Abbiamo un'offerta variegata - ha proseguito Zaia - che va dalle montagne al lago, le spiagge le terme, l'enogastronomia, le città murate, e quindi siamo in grado di offrire un pacchetto completo, cosa che altre comunità non hanno".

"Internazionalizzare il Veneto"

Quanto all'ipotesi di un'"invasione" legata agli investimenti cinesi in Italia, Zaia ha smentito: "La colonizzazione no, comunque è importante che gli interscambi ci siano. Del resto Marco Polo ce lo ha insegnato: partì da qui, non sapeva il cinese e si è trovato governatore di una città. Penso che questo la dica lunga sulla qualità dei veneti di saper essere cosmopoliti da un lato e dall'altro - ha concluso - di saper internazionalizzare il Veneto".

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