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Cronaca

Zappalorto ormai è "costretto" a varare un bilancio d'emergenza

Il rischio è che si vada al predissesto finanziario, cioè mettersi nelle mani della sezione di controllo della Corte dei Conti: potrà alzare le tasse al massimo

Sarà il commissario straordinario Vittorio Zappalorto a varare il bilancio del Comune di Venezia. Il Governo infatti, come riportato da Il Gazzettino, non ha prorogato i termini per l’approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali e quindi la scadenza di legge rimane fissata al 31 maggio.

Proprio il 31 di maggio però, a Venezia si voterà per eleggere il nuovo sindaco e, in caso di ballottaggio, il risultato si potrà avere soltanto il 14 giugno. Zappalorto si trova così costretto a dover redigere un bilancio di emergenza. Il commissario più di un mese fa aveva presentato Piano di rientro pluriennale, piano su cui il Governo darà una risposta solamente dopo l'insediamento della nuova amministrazione.

Riportare il bilancio in pareggio in un solo esercizio è impossibile, perciò Zappalorto non ha alternativa se non applicare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, che però significa mettersi nelle mani della Corte dei Conti, che ha nelle sue facoltà quella di poter alzare le tasse locali al massimo.

Scelta questa che porterebbe un inevitabile conflitto con i cittadini veneziani che si ritroverebbero a dover pagare delle imposte superiori alla norma. Una situazione, quella del bilancio del Comune di Venezia, che ora il commissario gestirà andando a parlare direttamente a Roma.

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