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Economia

Sistema portuale, ecco la cabina di regia per la logistica del Nordest: "Solo il primo passo"

Stati generali all'Arsenale. Documento firmato dal ministro Delrio con i presidenti di Veneto, Emilia-Romagna e Friuli. "Su portualità e merci possiamo competere su scala globale"

A Venezia nasce la cabina di regia dedicata alla logistica del Nordest. Gli Stati generali, in Arsenale giovedì mattina, hanno visto riuniti i vertici della portualità, della logistica e dei trasporti dell'area nord-adriatica, alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Si è discusso delle infrastrutture e dei servizi offerti da porti e interporti di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. "La cabina di regia che istituiamo oggi - ha detto Pino Musolino, presidente dell'Autorità di aistema portuale del mare Adriatico settentrionale - permette di stabilire le priorità. Abbiamo un'aggregazione a livello macro regionale. Ho scritto ai colleghi italiani, croati e sloveni, spiegando che dobbiamo operare insieme per competere su scala globale. Nella ritrovata centralità del Mediterraneo, abbiamo grandi potenzialità come alto Adriatico".

Delrio: "Un grande porto per l'Europa"

Gli ha fatto eco Delrio: "Dobbiamo riuscire a competere con i traffici mondiali, traffici che non abbiamo intercettato in maniera diretta. Sulla via della seta, ma non solo. Sono stato in Cina, Giappone, Vietnam, Iran. Non c'è solo la Cina, ma anche altri mercati emergenti. L'Italia è il grande molo dell'Europa. Non tutti i porti hanno la stessa vocazione, Ravenna e Trieste sono diverse. Gli investimenti per le infrastrutture riguardano tutto il Nordest in ambito ferroviario, portuale, viario". "L’ambizione - ha detto - è di far lavorare meglio i porti, intercettare i traffici in aumento dal Mediterraneo e da Suez perché dobbiamo riuscire a competere come sistema rispetto alla crescita dei traffici mondiali". Il ministro ha sottolineato come gli Stati generali della logistica servano a dire che il sistema integrato di porto e ferrovie in Italia funziona ed è un’opportunità. "È un modello che nelle regioni del Nordovest (Liguria, Piemonte, Lombardia) ha funzionato e che ora deve essere attuato anche qui. Ci dobbiamo presentare insieme come piattaforma, non tutti i porti hanno la stessa vocazione, ma la diversità può diventare forza se si resta uniti".

Brugnaro: "Solo un primo passo"

Dopo i saluti istituzionali del contrammiraglio Marcello Bernard della Marina Militare è seguito l’intervento del sindaco Luigi Brugnaro: "Apprezzo il clima di collaborazione - ha detto - Salutando positivamente questo tavolo, spero tuttavia che il documento strategico che verrà firmato costituisca solo un primo passo. Non si fa riferimento al Mose, non è citato il mini off shore, è solo accennato il tema delle navi da crociera e non si parla della via della seta; nessun accenno al collegamento ferroviario a sud di Porto Marghera per dividere il traffico merci da quello passeggeri; manca il riferimento al Brennero, alla Slovenia e alla Croazia. Il vero coordinamento sarà dell’intero Nord Adriatico, dando delle specificità e ragionando sui servizi". "Pur essendo un segnale importante – ha concluso - è il momento che arrivino delle decisioni per il futuro di Venezia. La città è stanca di aspettare".

Zaia: "Competenze alla Regione"

Per il governatore Luca Zaia "questa è una delle materie su cui la Regione chiede le competenze. I porti e gli aeroporti fanno parte delle 23 materie presenti nel disegno di legge che conferisce maggiori autonomie al Veneto e conseguente al referendum del 22 ottobre. Insieme a reti di trasporto e commercio estero". C'è comunque la "volontà di fare squadra". "La riforma della portualità è del 2016 - aggiunge - ora iniziamo a metterla in pratica. Guardiamo alle potenzialità e alle grandi sfide che ci aspettano, due in particolare: il corridoio Baltico-Adriatico e la galleria del Brennero, da realizzare per valorizzare proprio la portualità".

A sancire la collaborazione tra i sistemi portuali e gli interporti, la firma di un position paper strategico che costituisce, appunto, la cabina di regia. Si tratta dell’inizio di un percorso comune che, nel tempo, porterà alla redazione di un protocollo di intesa con l'obiettivo di potenziare e armonizzare gli interventi programmati, i cantieri aperti e le priorità di ciascun territorio dando vita ad un sistema logistico integrato di infrastrutture e servizi per l’intero Nordest.

Musolino ha parlato anche di navigazione fluviale: "È uno dei nostri asset inespressi, su cui stiamo lavorando con varie province: è ancora chiaramente in potenza e va incentivato". "Rispetto al nord Europa - ha chiarito - dobbiamo però ricordare che non abbiamo dodici metri di profondità costante, per cui da una parte bisogna fare il massimo per utilizzarla appieno ed efficientarla, dall'altro però restando sempre consci dei limiti. È un settore, comunque, che va messo a reddito, anche perché lo Stato ci ha messo parecchi soldi".


 

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