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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Covid 19: il governo congela mutui e tasse, 5 milioni e mezzo dalla Regione

Primi provvedimenti per famiglie e imprese dopo il decreto Io resto a casa. Forcolin: «Due milioni e 600 mila euro sono risorse ottenute dalle vendite immobiliari»

Dovevano essere 7 miliardi e mezzo in realtà saranno 25, secondo gli ultimi aggiornamenti, prevedendo un tetto al deficit più alto, da non utilizzare subito ma per far fronte a tutte le difficoltà, «il potenziamento degli strumenti di cassa integrazione e l'allargamento a tutte le categorie - in modo che nessuno debba rimanere senza lavoro - la liquidità per le imprese, gli artigiani e le partite Iva, la sospensione di mutui, bollette e tributi già dalla scadenza del prossimo 16 marzo». Sono alcune delle misure annunciate, nel corso di una intervista a Radio Capital di stamattina, martedì 10 marzo, al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, per le famiglie e le imprese alle prese con una misura restrittiva, il decreto "Io resto a casa" del governo, che ha reso zona protetta tutto il Paese. «Servono provvedimenti per le famiglie che non possono andare al lavoro e hanno i bambini a casa - aggiunge Patuanelli - va dato sostegno a chi deve rimanere ad accudire i figli. Per le partite Iva - dice il ministro - sono allo studio strumenti per garantirne la sopravvivenza, come la sospensione dei pagamenti e il sostegno al credito». Quelle che nel decreto dell'8 marzo erano misure destinate al sostegno delle sole zone rosse, ora riguardano l'Italia intera. 

Dalla giunta della Regione Veneto, dove il governatore Luca Zaia è intenzionato a proporre un restringimento ulteriore delle disposizioni contro il coronavirus, fino allo stop del trasporto pubblico, è stata approvata oggi una variazione del bilancio di previsione 2020-2022 che comprende fondi per 5 milioni e mezzo a sostegno di famiglie e imprese. L'assessore alla Scuola e al Lavoro, Elena Donazzan, ha messo a disposizione risorse del proprio assessorato «per garantire aiuto a situazioni produttive meritevoli che, seppur residuali, potrebbero sfuggire alla copertura assicurata dalla legislazione nazionale». 

Le conseguenze della diffusione del Covid 19 sulla Regione sono tali da mettere in ginocchio settori di punta sul piano nazionale, per questo, argomenta il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, una parte importante di quei 7 miliardi e mezzo, previsti dal governo, deve andare al sostegno di quei comparti. Subito 600 mila euro alla promozione e alla valorizzazione del turismo veneto. L'assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture, Elisa De Berti, per fornire un ulteriore e tangibile sostegno all’economia veneta, ha deliberato di reperire 12 milioni di euro per la messa in sicurezza di strade, ponti e gallerie. «Una decisione – sottolinea Forcolin - che affronta un tema che il coronavirus ha cancellato dalle cronache ma che è fondamentale per l’incolumità delle persone, attivando preziosi investimenti pubblici, proprio in questo grave momento di congiuntura economica negativa».

La variazione di bilancio ha tra i provvedimenti un’azione a favore delle categorie economiche danneggiate dagli eventi atmosferici dello scorso autunno, come la pesca, con 800.000 euro. Un ulteriore stanziamento di 1 milione di euro, reperito in accordo con l'assessore Cristiano Corazzari, è destinato a interventi strutturali sull’impiantistica sportiva. «Ci siamo avvalsi delle risorse delle vendite immobiliari - ha concluso Forcolin - che hanno procurato circa 2,6 milioni di euro freschi. Speriamo che anche il governo nazionale provveda rapidamente, perché non vorremmo che con il passare del tempo e il diffondersi della crisi, Roma si dimentichi di Venezia, del Veneto e dei veneti». Confcommercio ha sottoscritto oggi in Regione l'accordo quadro per l'applicazione della cassa integrazione in deroga per tutte le micro-imprese, quelle con meno di 5 dipendenti, finora escluse dagli ammortizzatori ordinari. L’accordo prevede una copertura per un massimo di 30 giornate lavorative.

Dal fronte privato, Bcc Pordenonese e Monsile, e CentroMarca Banca, aderenti al gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, hanno attivato un plafond del valore di 10 milioni di euro, a condizioni agevolate e iter semplificato, per sostenere i settori maggiormente colpiti dalla crisi del coronavirus che ha coinvolto in particolare il comparto turistico, commerciale, pubblici esercizi e servizi.

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