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Crisi Economica Marghera / Via delle Industrie, 46

Terremoto a Porto Marghera: la Nsg Pilkington chiude, a rischio in 140

La multinazionale giapponese del vetro ha disposto la chiusura a freddo del forno entro gennaio 2013. Sindacati sul piede di guerra: "Decisione inaccettabile, rispettino gli impegni"

Ancora posti di lavoro a rischio. Ancora crisi economica e annunci di esuberi e di tagli. Stavolta tocca ai dipendenti dello stabilimento Nsg/Pilkington di Porto Marghera, di proprietà della multinazionale giapponese del vetro. L'intenzione della società, annunciata mercoledì ai rappresentanti dei lavoratori, è di chiudere la linea di produzione "Float".

 

Il motivo? La domanda del mercato che rimane sempre troppo bassa, senza che nell'immediato futuro si scorgano i segni di una ripresa. Non si vende e quindi bisogna produrre di meno. Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilcem Uil hanno reso noto che verrà disposta la fermata a freddo del forno, che dovrebbe avvenire entro gennaio 2013. Poi si aprirà una fase difficile per 140 dipendenti, dichiarati "potenzialmente a rischio" dall'azienda, che in una nota si dice disponibile a mitigare la perdita dei posti di lavoro e a supportare eventuali richieste di outplacement.

Femca, Filtcem e Uilcem sono sul piede di guerra: ribadiscono come non sia accettabile "che un gruppo di questa portata metta sistematicamente in discussione gli impegni assunti con il sindacato, gestendo le difficoltà di mercato con la fermata di stabilimenti strategici o la chiusura degli stessi". I rappresentanti dei lavoratori ricordano come la società giapponese qualche mese fa abbia rilevato tutte le quote della FloVetro di Chieti salvando 160 lavoratori dal licenziamento, "usando ora tale azienda - sottolineano - come grimaldello per chiudere la nostra realtà, mettendo così a rischio posti di lavoro".

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