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Giovedì, 28 Marzo 2024
Crisi Economica

Vinyls, tutto in alto mare: i tre commissari finiscono nel mirino

Assessore regionale Donazzan e assessore provinciale D'Anna uniti: "Il loro operato è stato insufficiente". Un mese di tempo all'Oleificio Medio Piave per concludere la trattativa

Dopo l'incontro di martedì tra politici, rappresentanze sindacali e commissari alla sede del ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Vinyls, le acque non accennano a calmarsi. Soprattutto perché al termine della riunione non era ancora chiara la situazione riguardante i possibili acquirenti dello stabilimento chimico di Porto Marghera: l'Oleificio Medio Piave. Un centinaio i milioni messi sul piatto dal gruppo industriale trevigiano. Nel mirino per la situazione di impasse che si è venuta a creare finiscono inevitabilmente i tre commissari straordinari della struttura, che in questi anni si sono occupati di gestire l'emergenza.

Al termine dell'assemblea si sono sbloccati i pagamenti degli stipendi di agosto e settembre dei lavoratori e si è dato un mese all'Oleificio Medio Piave per terminare la trattativa. L'amministrazione straordinaria si chiuderà l'8 dicembre.

"La preoccupazione della Regione sull'azione dei commissari è forte - dichiara l'assessore al Lavoro Elena Donazzan - date le insufficienti risposte, proporrò al presidente di intervenire nuovamente con il ministro Corrado Passera". E' proprio sul titolare del Mise che si concentra il pressing delle istituzioni per superare la situazione di blocco venutasi a creare, che ha portato tre operai a salire in cima al campanile di San Marco per chiedere il pagamento degli stipendi o della cassa integrazione in arretrato. Lavorano ogni giorno per mantenere in sicurezza l'area, ma tra pochi giorni si vedranno liquidare gli stipendi di soli due mesi, sui cinque totali che mancano all'appello. “Credo  - aggiunge l’esponente di palazzo Balbi - che il ruolo del ministero sia fondamentale per accelerare le procedure che possano permettere all'Oleificio Medio Piave di iniziare a produrre, ma anche per chiedere ai commissari quelle risposte alle tante domande rimaste aperte".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore provinciale al Lavoro Paolino D'Anna, ieri a Roma: "Sono molto deluso per i risultati del lavoro di tre anni dei commissari straordinari. A cosa ha portato il loro lavoro? Perché non si chiude la partita con l’Oleificio Medio Piave che è disponibile a investire cento milioni nell’impresa e soprattutto a garantire un futuro occupazionale ai lavoratori dell’azienda chimica? Quanto è costato alla pubblica amministrazione l’incarico dei commissari che adoggi non ha prodotto alcun risultato? Auspichiamo insieme alla Regione - conclude l'assessore  - che la questione della cessione della Vinyls si chiuda positivamente al più presto, la priorità per le istituzioni locali è il futuro dei lavoratori. Si faccia maggiore chiarezza sulla altre manifestazioni di interesse che finora non abbiamo ricevuto ufficialmente da parte del ministero nella loro completezza".

Secondo Massimo Meneghetti, della Femca Cisl di Venezia, "mancano risposte sugli altri quattro stipendi mancanti e su quelli futuri. Non ci sono certezze sull'ultimo decreto di cassa integrazione dal 9 settembre all'8 dicembre e sul percorso di cassa integrazione che noi riteniamo fondamentale utilizzare per legare i lavoratori al progetto industriale di rilancio".

Meneghetti osserva quindi che "non è stata fatta chiarezza sulle offerte di continuità delle attività, che i commissari hanno bollato come inadeguate, ma per le quali, come per quelle di demolizione degli impianti, non hanno fornito il prezzo offerto, il piano industriale e finanziario e le relative ricadute occupazionali". "L'incontro è stato deludente - sostiene Meneghetti - come deludente è stata la posizione dei funzionari del Ministero che ci sembravano in forte difficoltà nell'assumere qualsiasi decisione. Ci sono troppe cose che ci insospettiscono sui giudizi espressi in merito alle offerte pervenute nell'ultimo bando di vendita, a tal punto da dire che se qualcuno degli offerenti lo impugna fa solo che bene".
 

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