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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Crisi Economica

Cassintegrati già al lavoro per smaltire le pratiche in Corte d'Appello

Via alla convenzione con la Fondazione di Venezia. Otto persone aiuteranno il personale amministrativo del tribunale.

Otto lavoratori, da lunedì in Corte d'Appello, lavoreranno per 30 ore settimanali per quattro mesi integrando quanto percepito con la cassa integrazione, a seguito dell'accordo siglato dalla Provincia con la Corte d'Appello di Venezia e la Fondazione di Venezia. La Fondazione ha destinato 20 mila euro per l'utilizzo di lavoratori titolari di trattamento straordinario di integrazione salariale, di trattamento di indennità di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione mentre la Provincia si fa carico delle pratiche amministrative, contrattuali e assicurative.

"L'avvio di questo progetto - annuncia l'assessore provinciale al Personale, Claudio Tessari - riconferma la bontà di quanto avviato dalla Provincia di Venezia, soprattutto perché altre istituzioni del territorio hanno iniziato a condividere un percorso che finora ha dato ottimi risultati. Ricordo che l'obiettivo è alleviare il carico di lavoro del personale della Corte d'Appello, sempre più oberato da un gran numero di pratiche, e accelerarne la conclusione". Fiduciosa anche la presidente della provincia Francesca Zaccariotto: "Non dimentichiamo che l'utilizzo diretto dei lavoratori comporta per loro un indubbio beneficio perché in questo modo possono esprimere le proprie capacità in un ambiente produttivo, svolgendo compiti utili alla collettività, acquisendo nuova esperienza utile per un successivo reinserimento nel mondo del lavoro".

La Giunta Zaccariotto finora ha investito circa 169 mila 900 euro per l'utilizzo diretto dei lavoratori colpiti dalla crisi economica coinvolgendo oltre la Corte d'appello anche il Tribunale, l'associazione dei Carabinieri in congedo, e l'ordine degli Avvocati, altri 9 mila euro sono stati stanziati dalla Camera di Commercio di Venezia e 19 mila e 200 euro dalla Regione Veneto - Esu. Complessivamente i lavoratori impiegati dal 2010 sono stati 66 per un totale di spesa di 218 mila euro. Ciò ha consentito alla Provincia di implementare programmi di politica attiva del lavoro e di convertire in senso produttivo la spesa assistenziale di integrazione al reddito.

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