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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

La piaga del lavoro nero è sempre più profonda nel Veneziano: il trend è in aumento

Secondo i dati dell'Ispettorato del lavoro, lo scorso anno sono stati 596 i lavoratori non in regola. La responsabile Franca Cossu: "Peggioramento dopo l'abolizione dei voucher"

I numeri raccontano di una piaga in aumento, complice, secondo la responsabile dell'Ispettorato del lavoro di Venezia, Franca Cossu, anche l'abolizione dei voucher in alcuni settori economici. Quella dei contratti "a tempo" è una galassia piena di variabili e varianti, fatto sta che il dato nudo e crudo parla di 596 lavoratori senza alcun tipo di regolarizzazione individuati nel 2017 nel territorio del Veneziano, dove sono state controllate in totale 1.300 aziende.

Lavoro nero: "Vari contratti permettono di regolare la flessibilità, e non sono i voucher"

"Utili i controlli interforze"

"Siamo in un momento storico in cui lo sfruttamento lavorativo è presente anche nella nostra provincia - ha sottolineato mercoledì la dottoressa Cossu a margine della conferenza stampa sui controlli amministrativi nel quartiere Piave di Mestre dopo la retata del 10 luglio - C'è bisogno di prevenzione soprattutto in certi contesti, dove è necessario sapere chi sia il datore di lavoro. Queste operazioni interforze, come quella a Mestre, ci permette di poter contare sull'apporto della polizia di Stato. Anche perché in certi ambienti il datore di lavoro può sparire da un giorno all'altro".

Maggiori problemi nel settore turismo

Il trend del lavoro nero risulta essere in aumento rispetto agli anni precedenti, e il maggior numero di irregolarità sarebbero state contestate nel settore della ristorazione e del turismo in genere, complice anche la mole di forza lavoro che coinvolge il settore. Diversi problemi sono segnalati anche in agricoltura, come testimoniato da alcune operazioni dei carabinieri che, specie nella zona tra Cavarzere e Chioggia, hanno contestato ad alcuni proprietari terrieri di nazionalità bengalese anche il reato di riduzione in schiavitù nei confronti dei braccianti, loro connazionali. Costantemente monitorato, poi, è il settore dell'edilizia. "Da quando c'è stata l'abolizione dei voucher in alcuni settori - ha concluso Cossu - abbiamo registrato un trend in aumento del lavoro nero. Ma c'è da dire anche che i voucher, se usati in modo scorretto nei confronti del lavoratore, possono diventare strumento di sfruttamento". 

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