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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Che futuro per l'industria italiana? I "grandi" si riuniscono a Venezia

Il 4 dicembre assemblea generale di Confindustria Venezia. Annunciati il presidente nazionale Giorgio Squinzi e i massimi esponenti del settore produttivo, oltre che della politica

Con ogni probabilità sarà l'ultima assemblea generale di Confindustria Venezia prima della nascita dell'aggregazione con l'associazione di Rovigo. I grandi del settore produttivo italiano il 4 dicembre prossimo si riuniranno al padiglione 103 di Venezia Terminal Passeggeri: non solo i nomi più influenti a livello locale, ma pure a livello nazionale. A partire da Giorgio Squinzi, il presidente di Confindustria, cui spetterà il compito di tirare le fila di un'assemblea che, a partire dalle 14.30, si caratterizzerà per diversi focus: in primis il Fisco, su cui relazionerà il sottosegretario all'Economina Enrico Zanetti, in secondo luogo l'Internazionalizzazione, visto e considerato che l'export è uno dei pochi settori che in laguna continua a "tirare". Ne parlerà il direttore generale dell'agenzia Ice, Roberto Luongo.

Altro tasto dolente, e molto dibattuto in questi mesi, è quello del Credito, su cui verterà l'intervento di Gianfranco Torriero, vicedirettore dell'Abi, associazione banche italiane. Ci sarà la possibilità inoltre di un focus sul mondo del lavoro, grazie a Maurizio Castro, commissario straordinario di Acc Compressor spa. Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, invece discuterà di semplificazione amministrativa. Di cui naturalmente anche Ca' Farsetti ha urgente bisogno. A moderare il dibattito il giornalista de Il Sole 24 Ore e di Radio24 Sebastiano Barisoni. Gli onori di casa spetteranno al presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas, con una sua relazione sullo "stato dell'arte". Dopodiché toccherà ai saluti del presidente del Veneto Luca Zaia e del presidente di Unindustria Rovigo, Gian Michele Gambato.

"La sfida rimane quella di fare di Confindustria Venezia un'associazione ancora più autorevole, unita, capace di fare massa critica e di creare importanti sinergie - dichiarano i promotori - Un sistema di imprese, quello del Nordest, che rimane ancora il cuore pulsante dell’economia italiana e di cui il Paese non può fare a meno (il claim della manifestazione è appunto "Impresa cuore d'Italia", ndr). Se, nonostante la crisi, il Belpaese è riuscito a mantenere un saldo attivo dell'export manifatturiero, è soprattutto grazie all'alacrità, alla flessibilità, allo spirito imprenditoriale, alle capacità innovative e competitive delle imprese". Ma operare in Italia rimane comunque difficile: il nostro Paese ha infatti perso altre quattro posizioni (passando dal 52esimo posto al 56esimo) nel ranking stilato dalla BancaMondiale nel Rapporto Doing Business 2015.

"Clou" dell’assemblea sarà quindi anche la visione di chi, dall’estero, guarda all’Italia e a Venezia come possibile investitore. E' il caso di Muhtar Kent, chief executive officer mondiale di Coca-Cola, che dialogherà con il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas per raccontare, dal suo punto di vista privilegiato, quali sono i pregi e i difetti del “sistema Italia”, quali le opportunità e quale ruolo può ancora giocare il nostro Paese all’interno del mercato globale.

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