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Economia Lido / Lungomare Guglielmo Marconi

Investimenti al Lido: 120 milioni da un gruppo britannico per il Des Bains e l'Excelsior

Piano di rilancio dei beni del fondo Lido di Venezia, gestito Coima Sgr: ora è prevista la riqualificazione delle due strutture. L'investitore principale è London & Regional Properties

Un progetto dal valore complessivo di 120 milioni di euro, da destinare alla riqualificazione di due alberghi simbolo dell'area. È il piano di rilancio approvato dall'assemblea del fondo “Lido di Venezia”, gestito da Coima Sgr (società di gestione di fondi di investimento immobiliare), che prevede una serie di interventi dedicati specificamente alle due strutture ricettive. La decisione arriva a valle di un processo di selezione del potenziale partner, che ha visto il coinvolgimento di 30 investitori istituzionali: alla fine è stato selezionato London & Regional Properties Group (L+R). Al gruppo britannico spetta il compito di operare come principale investitore del fondo Lido e di occuparsi direttamente anche della gestione alberghiera. La partecipazione di L+R è subordinata, tra i vari punti, al raggiungimento di un accordo con il ceto bancario per il rifinanziamento del fondo.

London & Regional Properties Group è una società internazionale specializzata in investimenti in hotel con un portafoglio di 9 miliardi di sterline e circa 6mila camere. Focalizza la propria attività su tre aree di business: il settore alberghiero in destinazioni esclusive; il settore sviluppo, con prospettive di lungo periodo in progetti di sviluppo o ristrutturazione; leisure, in immobili a destinazione benessere, ospedalieri e di cura.

Coima Sgr è ufficialmente subentrata il 30 gennaio 2015 nella gestione del fondo “Lido di Venezia” (ex Real Venice I, che comprende, tra le varie proprietà, gli hotel Excelsior e Des Bains, il palazzo Marconi e l’ex forte di Malamocco) sulla base di un mandato fiduciario ricevuto dai quotisti del fondo e dal ceto creditizio finalizzato alla riorganizzazione e gestione delle criticità finanziarie in cui versava il fondo, alla messa in sicurezza dei suoi principali cespiti immobiliari, e alla individuazione del percorso industriale e delle risorse finanziarie necessarie al rilancio degli hotel Excelsior e Des Bains.

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