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Economia

Arriva l'ultimo ok da Roma, Pino Musolino sarà il nuovo presidente dell'Autorità portuale

La commissione Trasporti della Camera favorevole alla nomina. Il 39enne è veneziano doc. Manca solo il decreto del ministro Delrio. Mognato (Pd): "Serve una governance effettiva"

Pino Musolino si appresta a diventare il nuovo presidente dell'Autorità Portuale. Mercoledì infatti si è riunita la commissione Trasporti della Camera dei deputati, votando la nomina del successore di Paolo Costa (per cui il sindaco Luigi Brugnaro si era speso per un anno supplementare in carica). Trenta i componenti della commissione sui 46 totali. Musolino ha riportato 21 voti a favore e 9 contrari. Lecito ipotizzare che, pur trattandosi di voto segreto, il Movimento Cinque Stelle abbia votato compatto per il "no", come anticipato nelle ore precedenti. Il Partito Democratico, invece, ha continuato ad appoggiare il candidato della vigilia. Il 39enne, veneziano doc, già da tempo era in pole position per la carica di presidente dell'Autorità Portuale. Un profilo tecnico il suo, anche se nel 2005 era consigliere di municipalità. Ora manca solo il decreto di nomina del ministro competente, Graziano Delrio. Dopodiché Musolino sarà nel pieno dei suoi poteri.

Negli ultimi dieci anni ha ottenuto un master all’Università di Swansea, in Gran Bretagna, in materia di Trasporti, è diventato manager del porto di Anversa e di una delle società più importanti al mondo per la movimentazione dei container, la Hapag-Lloyd Ag. Un'esperienza maturata quasi esclusivamente all'estero, partendo dalla "sua" Giudecca. Il voto alla Camera segue quello della settimana scorsa del Senato e chiude il periodo che normalmente viene definito del semestre bianco. 

"Ora, dopo gli atti conseguenti del ministro, bisogna definire al più presto il tema della governance dell'autorità di sistema con la nomina del segretario generale e del 'Comitato di gestione' - dichiara il deputato Pd veneziano, Michele Mognato - Il nostro porto di Venezia e Chioggia, ha assolutamente bisogno di una governance nei suoi pieni poteri per affrontare le questioni che ho già avuto modo di richiamare in molte occasioni e da ultimo anche alla riunione della commissione parlamentare della settimana scorsa. Ci si metta dunque al lavoro, perché sono più che fondate le preoccupazione per il futuro dell'attività portuale commerciale e passeggeri che coinvolge migliaia di lavoratori e tantissime imprese. Bisogna saper coniugare opportunità di sviluppo e lavoro con l'uso portuale sostenibile nella nostra laguna".

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