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Economia Marghera / Porto Marghera

Nascono le Zone economiche speciali per il Sud: "Vantaggi, estenderle a Porto Marghera"

Approvato un ordine del giorno firmato dal parlamentale Michele Mognato (Articolo 1) dopo la conversione in legge sulle Zes: "Una possibile soluzione migliore anche della zona franca"

"Porto franco? Meglio una Zona economica speciale". Sul futuro di Porto Marghera institono numerosi punti di domanda, specie in questi giorni in cui si stanno celebrando i 100 anni dalla nascita del polo industriale. La conversione in legge del decreto per la crescita economica del Mezzogiorno di martedì da parte della Camera, con voto di fiducia, ha riportato d'attualità la strategia del governo per costruire le condizioni per assicurare il futuro dei grandi siti industriali del Paese. Con il testo vengono istituite le Zes, zone a economia speciale, un concetto diverso rispetto alla zona franca recentemente attribuita dal governo al porto di Trieste.

"ZES ANCHE PER PORTO MARGHERA"

"Lo si evince dagli articoli 4 e 5 del decreto - dichiara l'onorevole di Articolo 1, Michele Mognato - le Zes si contraddistinguono per benefici fiscali utilizzando il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, e per la possibilità di usufruire di alcune semplificazioni procedurali e doganali per realizzare condizioni favorevoli alle imprese insediate o che vi si insidieranno". Si tratta di una misura adottata per il Mezzogiorno, ma Mognato, di concerto con la collega Robera Oliaro, ha presentato un ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal governo, in cui si chiede che le "Zes" possano essere allargate al resto del Belpaese: "E’ uno strumento che sarebbe estremamente importante riuscire a istituire per la nostra città di Venezia - sottolinea Mognato - per la sua area industriale e logistica portuale che è stata riconosciuta come area di crisi complessa e che sarebbe forse migliore della sola fiscalità di vantaggio limitata alla zona franca su cui esiste peraltro il problema della proprietà delle aree".

ORDINE DEL GIORNO AD HOC

L'ordine del giorno chiede all'esecutivo di valutare, nel quadro delle regole europee, l'istituzione delle Zone economiche speciali nelle aree logistiche e industriali in connessione funzionale con porti di rilevanza internazionale. Caratteristiche che calzano a pennello con Porto Marghera. "Ecco perché bisogna dare futuro al nostro porto commerciale - conclude il parlamentare di Articolo 1 - la certezza della sua accessibilità e navigabilità con le infrastrutture necessarie per essere uno dei terminali della 'nuova via della seta' e la stessa soluzione del passaggio delle navi da crociera non può in nessun modo confliggere con quello delle merci".

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