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Economia

Verso la Zona economica speciale. Regione e Confindustria: «Un aiuto reale alle imprese»

L'iter sta procedendo e dovrebbe concludersi entro l'anno. Marcato: «Agevolazioni fiscali e semplificazione, è ciò che le imprese ci chiedono»

La zona economica speciale «è quello che le imprese chiedono: meno burocrazia, agevolazioni fiscali, risorse. Ci chiedono che il sistema sia con loro e la zona speciale è esattamente questo, un contenitorie che diventa agevolatore di impresa. Oggi, a maggior ragione dopo il Covid, è uno strumento necessario». Così l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, riepiloga gli elementi portanti della Zes, di cui si è discusso giovedì nel corso dell'assemblea di Confindustria alla sede di Venezia Terminal Passeggeri. Ora «manca il piano strategico, che diventa l'elemento di interlocuzione del governo. Le risorse sono pronte. Abbiamo alla camera di commercio l'incarico di redigere il piano, dopodiché lo consegneremo al ministro competente. Una volta accolto, ci siamo».

Zona speciale per le imprese

Si parla di risorse e di procedure efficaci per il tessuto imprenditoriale: le Zes-Zls (zona ecomica speciale - zona logistica semplificata) si contraddistinguono per benefici fiscali e semplificazioni procedurali e doganali, tutte condizioni favorevoli alle imprese. «È un tema che ci è caro da sempre perché permette il rilancio di quest'area dal punto di vista degli investimenti - ha commentato il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese - Oggi con l'assessore Marcato, che è il riferimento per la Regione, abbiamo fatto un passo in avanti importante e ci siamo dati delle date: possiamo dire con soddisfazione che la zona economica speciale si farà e funzionerà». Tanto che l'iter dovrebbe essere portato a termine entro l'anno.

Le difficoltà del porto

Si è discusso anche del porto di Venezia: «Siamo preoccupati per gli scavi fermi. I lavori al porto vanno fatti - ha detto Marcato - C'è stato un "ennesimo incontro definitivo" sul protocollo fanghi in cui il ministero ha chiesto ancora tempo per un ulteriore approfondimento. Lo trovo drammatico, questo documento è necessario per portare a termine tutto, i canali ma anche i marginamenti, che servono per chiudere gli sversamenti in laguna». Marinese ha commentato invece la situazione critica che si è venuta a creare con la mancata approvazione del bilancio 2019 dell'Autorità portuale: «La crisi del porto non ci voleva - ha detto - ma non accetto che se ne faccia una strumentalizzazione politica, perché la questione del bilancio è una questione meramente tecnica. Se tecnicamente non c'erano i presupposti per approvare il bilancio, chi non lo ha approvato ha fatto bene».

Arreghini, nuova vicepresidente

L'assemblea di giovedì ha votato la nuova vicepresidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Gigliola Arreghini. Presidente e amministratore delegato del Gruppo Arreghini, è nata a Portogruaro nel 1952 e ha iniziato il suo percorso professionale nell’azienda di famiglia. Nel 2007 è entrata nel Cda della Banca di Credito Cooperativo San Biagio del Veneto orientale nella quale, dal 2013 al 2019, ha assunto l’incarico di vicepresidente. Nel passato ha partecipato alla Giunta di Confindustria Venezia e al Collegio dei Probiviri. Oggi è referente comprensoriale del Portogruarese e fa parte della Commissione paritetica per la fusione tra l’Associazione degli industriali di Venezia e Rovigo e Assindustria Venetocentro. «A Gigliola Arreghini rivolgo il mio augurio di benvenuto - dice Marinese -. Grazie alla sua consolidata esperienza all’interno del sistema confederale, sarà di grande supporto alla nostra Associazione nell’affrontare la complessa fase di cambiamento e innovazione che l’emergenza coronavirus impone alle nostre attività produttive».

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