Incontro con lo scrittore Carmine Abate al T Fondaco dei Tedeschi
Prosegue la serie di incontri letterari promossa dall’inizio dell’anno da T Fondaco dei Tedeschi, il primo lifestyle department store di DFS in Europa, con un incontro con lo scrittore Carmine Abate, in conversazione con Alessandro Cinquegrani, professore di Letterature comparate all’Università Ca’ Foscari Venezia, giovedì 7 marzo alle ore 19. Questo evento, parte degli “Incontri di culture” ideati per valorizzare il Fondaco come luogo di flussi, molteplici e positivi, di lingue e di culture, inaugura il festival “Verso incroci” dell’Università Ca’ Foscari.
Le rughe del sorriso, ultimo libro di Carmine Abate, si conclude con una citazione di Alessandro Leogrande: “Bisogna farsi viaggiatori per decifrare i motivi che hanno spinto tanti a partire e tanti altri ad andare incontro alla morte”. E così Abate trasforma il lettore in un viaggiatore, trasportandolo in un centro di accoglienza per migranti a Spillace, un paese della Calabria, dove Antonio Cerasa, insegnante di italiano, è pronto a raccontare la storia di Sahra, una ragazza somala costretta a scappare dal suo paese per sfuggire alla violenza. È suo il sorriso che si cela tra le pagine del libro, in lista per il Premio Strega 2019, e che ci porta a riflettere su un tema di attualità: la richiesta di accoglienza da parte di persone che scappano da guerre e maltrattamenti.
Nato a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria ed emigrato da giovane ad Amburgo, Carmine Abate risiede da decenni a Besenello, in Trentino. Vincitore del Premio Campiello nel 2012 con il romanzo La collina del vento e del Premio Stresa nel 2016 con La felicità dell’attesa, l’autore racconta, con i suoi libri, l’emigrazione italiana in Europa e nel mondo. Con Le rughe del sorriso affronta la drammatica migrazione dall’Africa, ricordando anche il compito fondamentale della scrittura: quello di raccontare le grandi e piccole storie del nostro mondo in relazione alla Storia. Ecco allora l’epigrafe di Canetti che ha scelto di riportare in esergo: “Raccontare, raccontare, finché non muore più nessuno.”