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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinema San Polo / San Polo

Non ci sono i soldi, salta il cinema all'aperto di campo San Polo

Uno dei simboli dell'estate lagunare non si farà. Mancherebbe la copertura. Forse rimarranno aperti però il Rossini e il Giorgione

Venezia si prepara a rinunciare a uno dei simboli dell'estate in Laguna: il cinema all'aperto in campo San Polo quest'anno non si farà. Stando a quanto riporta La Nuova Venezia, per realizzare la tradizionale arena sarebbero necessari circa 100mila euro, ma per ora il Comune non avrebbe ancora mosso un centesimo. Indispensabile quindi preparare un piano di riserva per la programmazione cinematografica estiva in città.

GIORGIONE E ROSSINI – Ormai è scaduto da un mese il termine ultimo per bandire le gare per la realizzazione della struttura, e l’ufficio Attività Cinematografiche e Attività Culturali del Comune sta preparando il “piano B”. Durante il periodo estivo resteranno quindi aperti i cinema del centro storico: sia il Giorgione sia il Rossini, anche se quest'ultimo dovrà prima terminare i lavori di digitalizzazione, che si dovrebbero chiudere a luglio. Nessuna chiusura prevista neppure per il cinema Astra al Lido, che durante i mesi estivi tradizionalmente registra un'impennata di spettatori.

LA MOSTRA DEL CINEMA – L'arena all'aperto di campo San Polo era anche lo spazio dedicato alle proiezioni decentrate dei film della Mostra del Cinema, “Esterno Notte”, molto seguite sia dai veneziani che dai turisti che si potevano godere le pellicole in lingua originale. Secondo la Nuova Venezia, comunque, “Esterno Notte” continuerà anche quest'anno, spostandosi al Rossini e al Giorgione, molto probabilmente con un numero maggiore di proiezioni data la minore capienza delle sale rispetto all'arena del cinema all'aperto.

DALLA PETIZIONE ALLA CHIUSURA – Già negli anni passati il cinema di campo San Polo era stato in procinto di non essere più realizzato. Per salvare l'arena all'aperto era stata necessaria una raccolta firme tra i cittadini veneziani, che erano scesi volentieri in strada per difendere la tradizione. Questa volta però le cose non si potranno aggiustare con una petizione: la Giunta ha varato una delibera che stringe ulteriormente la spesa del Comune, bloccando fino a fine giugno tutte le spese che non siano obbligate e non abbiano immediata copertura.

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