Filmontagna 2014
Al Centro Candiani prende avvio la settima edizione della rassegna Filmontagna, a cura della Sezione CAI di Mestre, dove la cultura e le tradizioni del territorio montano sono di nuovo protagonisti con una selezione di film e documentari realizzati nel corso dell’ultimo anno. La novità di questa edizione è la presentazione anche di film che trattano del mondo alpinistico attraverso un tema, quello dell’ascensione alle cime, affrontato con un atteggiamento più retrospettivo che puramente sportivo.
PROGRAMMA
Giovedì 20 novembre alle ore 21.00 la rassegna si apre con il film Chiedilo a Keinwunder, opera prima di Carlo Cenini e Enrico Tavernini, in cui i due autori raccontano dell'incredibile vita di uno dei più grandi e dimenticati alpinisti del '900, Hermann Keinwunder, definito l’“alpinista maledetto” perché, nonostante la tecnica sorprendente, è stato l'unico a non aver mai conquistato nemmeno una vetta.
Giovedì 27 novembre alle ore 21.00 sarà proiettato il film di Paola Nessi W di Walter, Walter Bonatti raccontato dalla donna che lo ha amato per più di trent'anni, Rossana Podestà: a poco meno di due anni dalla scomparsa, la Podestà racconta le grandi imprese così come Walter le aveva nel cuore e come solo lei poteva sapere.
Si proseguirà giovedì 4 dicembre alle ore 21.00 con il documentario Voci dalla Val Montone, di Massimo Alì Mohammad, che rievoca i sussurri della natura, i versi degli animali, la vita e la voce degli uomini in un angolo di Appennino ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Giovedì 11 dicembre alle ore 21.00 è in programma la proiezione di Insiders – Outsiders, film di Sarah Trevisiol e Matteo Vegetti, dove alcuni giovani, figli di immigrati cresciuti in alto Adige, raccontano le loro esperienze e come sono riusciti a ritagliarsi uno spazio all’interno della società superando le difficoltà della burocrazia e dell’indifferenza.
A seguire la stessa sera chiuderà la rassegna il documentario di Mirco Melanco "La montagna infranta", che raccoglie la testimonianza di Luigi Di Gianni, tra i primi a documentare, alla fine del 1963, la tragedia, il dolore, il lutto del disastro del Vajont. Una testimonianza completata da filmati d’epoca, animazioni e una originale colonna sonora, per non dimenticare.