rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cinema Lido

Venezia73: i 20 anni dalla morte di Mastroianni l'occasione per riflettere sui giovani attori

Saluti di rito del presidente della Biennale Baratta e del direttore della Mostra Barbera. A seguito una tavola rotonda a cui hanno partecipato Roberto Herlitzka e Valentina Lodovini

Un omaggio creativo a 20 anni dalla morte. "Italia: Paese per giovani attori? Un incontro nel ricordo di Marcello Mastroianni" non è stato un appuntamento per commemorare uno dei divi del cinema italiano per antonomasia (non l'avrebbe apprezzato), bensì un incontro con giovani attori all'inizio della carriera, attori affermati, registi e produttori. Un confronto sul cinema d'oggi e sul futuro degli interpreti e caratteristi. Obiettivo è stato quello di indagare, insieme a studenti delle scuole di recitazione, metodi, possibilità e opportunità per intraprendere il "mestiere" di attore in Italia.

#VENEZIA73, IL PROGRAMMA COMPLETO DEL 6 SETTEMBRE

All'inizio della tavola rotonda ideale sono intervenuti, per i saluti di rito, il presidente della Biennale, Paolo Baratta, ed il direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera. "È significativo che un premio per giovani talenti sia stato istituito sotto il nome di Marcello Mastroianni - sottolinea Barbera - La Mostra del Cinema da tempi non sospetti ha deciso di sostenere i talenti, attraverso questo premio, attravero il progetto della Biennale College, con lo scouting continuo in giro per il mondo, per capire dove stanno emergendo i talenti legati alle nuove tendenze cinematografiche. Il cinema non è morto come spesso si dice, ma si sottopone a modifiche ed evoluzioni nel tempo".

"Non c'è un'industria cinematografica abbastanza solida e non c'è un investimento nei giovani e quindi nel futuro" - ha spiegato l'attrice italiana Valentina Lodovini, a cui è seguita la testimonianza di Alessandro Borghi secondo cui mancano i presupposti per dare a tutti l'opportunità di fare cinema: "C'è una grande difficoltà nell'ottenere provini per il cinema, sembra che ci sia una porta immaginaria difficile da trovare. I registi non dovrebbero dare per scontati i cast, dovrebbero guardarsi intorno".

Lucida la disamina della situazione da parte del regista Stefano Mordini: "Non si investe in nuovi registi e scrittori, non si sperimenta, - ha spiegato - e di conseguenza non si creano le possibilità per la nascita di nuovi attori. C'è una mancanza di comunicazione tra generazioni, c'è poca curiosità di osservare chi ha seguito un determinato percorso per anni. Ad un certo punto le cose devi conquistarle, dopo una formazione serie e completa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Venezia73: i 20 anni dalla morte di Mastroianni l'occasione per riflettere sui giovani attori

VeneziaToday è in caricamento