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Cinema contro i tagli: "Ministri al Lido? Pronti a disertare le sale"

Prima della presentazione a Roma delle Giornate degli Autori fuoco e fiamme dall'Anica: "Rappresentanti del Governo, presenza sgradita"

Cinema in trincea contro i tagli e pronto a disertare le sale nel caso in cui alla mostra del Lido metta piede qualsiasi rappresentante del governo. Questa la dichiarazione di guerra letta a Roma prima della conferenza stampa di presentazione delle Giornate degli Autori, la sezione parallela e indipendente della Mostra di Venezia arrivata alla sua decima edizione e organizzata da Anac e 100Autori, da Angelo Barbagallo, presidente dei produttori dell'Anica.

A fine lettura Barbagallo ha aggiunto: "Dicono non ci sia copertura per rinnovare con gli stessi fondi il tax credit, questo è un falso. Quando è stato lanciato era stata creata una nuova accisa sulla benzina, di cui un terzo era destinato al tax credit e gli altri due terzi alle missioni all'estero. Quest'accisa esiste ancora, è stata semplicemente cambiata destinazione. Si dice possa essere andata a sostenere la nautica di lusso".

Ha commentato il taglio al tax credit anche l'assessore i Beni culturali della Regione Lazio, Lidia Ravera: "Nel silenzio della politica vorrei portare la solidarietà della Regione Lazio e del presidente Zingaretti ai lavoratori del cinema. In questo momento da necessario diventa urgente produrre tanti film. Possiamo salvarci da questa crisi anche attraverso la cultura. Spero ci sia un rapida marcia indietro dal taglio al tax credit, che condanna a morte il cinema italiano. Ci sono stati impegni e le parole devono avere un peso, se qualcuno non lo ricorda glielo ricorderemo".

Nel documento letto, si sottolinea che "il ministro dei Beni Culturali indice una assise a Venezia per parlare di cinema. Le associazioni tutte, ancora una volta unite e compatte, non parteciperanno ad alcun convegno veneziano, ritireranno immediatamente i propri rappresentanti dai tavoli preparatori degli Stati Generali, riterranno sgradita la presenza di chiunque del Governo voglia presenziare a manifestazioni veneziane, annunciando fin d'ora di uscire dalle sale di proiezione se questo accadesse, metteranno in campo da oggi le iniziative di lotta e mobilitazione più utili, efficaci, eclatanti, per far capire ai cittadini come l'Italia sarà più povera senza il proprio cinema". (Ansa)

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