Pietro De Maria pianoforte al teatro Toniolo
Chiamato a sostituire l'indisponibile Daniil Trifonov, Pietro De Maria torna al Teatro Toniolo, dove debuttò diciannovenne nella prima stagione 1986-87, con un programma di grande spessore emotivo, degno di coronare una stagione che ha coinvolto il pubblico in un emozionante viaggio nella musica nelle sue varie forme, dal classico Beethoven di Brunello e Lucchesini, al vibrante klezmer di Martin Frost, al tango di Piazzolla, al jazz di Paolo Fresu, ai cori alpini della SAT.
Nella prima parte del concerto, due tra le più celebri composizioni di Ludwig van Beethoven, la Sonata in do diesis minore op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna” e la Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata”. Tutto Chopin nella seconda, con tre Mazurche, in fa minore op. 7 n. 3, in do maggiore op. 24 n. 2, in do diesis minore op. 63 n. 3, la Ballata n. 1 in sol minore op. 23, il Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2, per finire con lo Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31.
Nato a Venezia, Pietro De Maria si è imposto alla critica internazionale nel 1990, vincendo il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca e il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano. Nel 1994 ha vinto il Géza Anda di Zurigo e nel 1997 il Premio Mendelssohn ad Amburgo. Da qui una luminosa carriera internazionale, che lo ha visto solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fediseyev, Daniele Gatti, Alam Gilbert, Eliahu Inbal, Ton Koopman, Yutaka Sado, Sàndor Vegh. E' il primo pianista italiamo ad aver eseguito pubblicamente l'integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Registrata per la Decca l'integrale ha ricevuto importanti riconoscimenti della critica internazionale, tra cui Diapason, International Piano e Pianiste.