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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stop take away, Confartigianato: «Occasione persa, la deliberà colpirà solo il 10% dei locali»

Conferenza nella mattinata di mercoledì. Nel 2016, con questo provvedimento, non sarebbero stati aperti 6 kebab/pizza al taglio, mentre 54 bar non avrebbero trovato ostacoli

Basta gente che bivacca e mangia sui ponti, trattando la città più bella del mondo alla stregua del sobborgo di una periferia degradata. Questo l’intento annunciato dall’Amministrazione comunale di Venezia con le delibere contro le nuove aperture dei cosiddetti "take away", ma non tutti sono d'accordo, Confartigianato in primis. Il perché la soluzione proposta non soddisfi la divisione veneziana della confederazione è stato snocciolato mercoledì mattina in una conferenza tenutasi nella sede lagunare di San Lio, alla presenza del segretario Gianni De Checchi.

L’indirizzo dell’Amministrazione è stato colpire le nuove aperture di attività artigianali e commerciali di prodotti atti al consumo sulla pubblica via. "Ma è stato lasciato completamente fuori tutto il mondo, numerosissimo e articolato, dei pubblici esercizi e delle grandi e medie strutture di vendita (i supermercati) che a Venezia ormai hanno tutti il loro banco take away - ha sottolineato De Checchi - pronto a sfamare le orde di turisti che ogni giorno invadono la città".

I dati che farebbero saltare all’occhio la totale parzialità del provvedimento. A Venezia le pizze a taglio e i kebab di natura artigiana e commerciale sono attualmente 46, mentre i bar sono 725. Così come impostata oggi, la delibera andrà a colpire unicamente 6 nuove aperture di attività artigianali in un anno (tante sono state ad esempio nel 2016), mentre lascerà completamente non normate da questo punto di vista 54 casi nei pubblici esercizi (sempre dato del 2016, compresi sub ingressi e trasferimenti).

"È veramente un peccato - ha continuato De Checchi - perché le intenzioni sono assolutamente lodevoli. Noi abbiamo fatto presenti questi dati sia al Presidente della IX Commissione Paolo Pellegrini sia all’assessore al Commercio Da Villa in conferenza dei servizi, sia ai tecnici dell’assessorato, ma sembra che non siano stati recepiti. Plaudiamo dunque a questo importante primo passo, certi che si tratti di una svista anche se per la verità è un po' grossa, e siamo certi  che non si perderà occasione nel prossimo futuro per rimerdiarvi. Noi, per parte nostra, siamo come sempre pronti a collaborare in ogni modo con l’amministrazione e sulle barricate per difendere la nostra città e i suoi abitanti".

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