rotate-mobile
Cultura

Dai muri che dividono all'urgenza della cittadinanza: tutto pronto per la Biennale 2018

"Freespace", 16. Mostra internazionale d'architettura aprirà i battenti dal 23 al 25 maggio con il vernissage per gli addetti ai lavori. Dal 26 maggio sarà aperta invece al pubblico

Sarà aperta al pubblico da sabato 26 maggio a domenica 25 novembre 2018, ai Giardini e all’Arsenale, preceduta dal vernissage riservato alla stampa nei tre giorni che precederanno l'effettiva inaugurazione: è tutto pronto in laguna per la 16. Mostra Internazionale di Architettura "Freespace", curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara.

Giardini, Arsenale e centro storico

La Mostra sarà affiancata da 63 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 6 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Architettura: Antigua & Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Pakistan, e Santa Sede (con un proprio padiglione sull’Isola di San Giorgio Maggiore). Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà curato Mario Cucinella con il titolo di Arcipelago Italia. Per questa edizione si prevedono 12 Eventi Collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la 16. Mostra Internazionale di Architettura.

Dall'Inghilterra al Giappone, passando per gli Usa

Originale l'approccio del padiglione inglese, "Island": sale espositive vuote e una grande terrazza costruita sopra il tetto, sostenuta da un ponteggio. La Germania punterà sul progetto "Unbuilding Walls" nel quale analizza l'archetipo del muro "che divide le persone", tra intrecci passati e presenti, mentre il padiglione francese con "Infinite places" analizza l'idea di 10 luoghi contemporanei, reali ma "infiniti" per l'appunto, in continuo divenire. Il focus, quindi, sarà sul costante mutamento nel corso degli anni degli stessi luoghi. Spostandosi altrove, la Cina propone un padiglione, "Building Fitire Countryside", nel quale è indagato lo sviluppo dell'architettura moderna in combinazione con la tradizione, mentre il Giappone con  “Architectural Ethnography from Tokyo Guidebooks and Projects on Livelihood” propone guide e progetti per la sopravvivenza. Gli Stati Uniti, con "Dimensions of Citizenship" puntano invece l'accento sul concetto di cittadinanza, percepito come molto urgente in questi decenni.

Progetti speciali

Saranno due i Progetti Speciali della Biennale Architettura di quest’anno:  il Progetto Speciale Forte Marghera a Mestre, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, consiste in un’installazione degli architetti Sami Rintala e Dagur Eggertsson, realizzata anche per ospitare alcune manifestazioni in programma a Forte Marghera. Il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate nelle Sale d’Armi dell’Arsenale, invece, si interroga sul futuro del social housing presentando un frammento del complesso di case popolari, Robin Hood Gardens, che fu progettato da Alison e Peter Smithson nell'East London e completato nel 1972. Resa possibile grazie alla collaborazione della Biennale con il Victoria and Albert Museum di Londra che si rinnova per il terzo anno consecutivo, la mostra è a cura di Christopher Turner e Olivia Horsfall Turner.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dai muri che dividono all'urgenza della cittadinanza: tutto pronto per la Biennale 2018

VeneziaToday è in caricamento