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Cultura

Biennale 2019: lo sguardo di 79 artisti internazionali sulla precarietà dell'esistenza

Presentata giovedì mattina la 58. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia. Saranno 90 i Paesi presenti: al debutto Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan

Sarà un agglomerato di artisti, 79 in tutto, provenienti dai 5 continenti. Le loro opere saranno dislocate, come di consueto, tra il padiglione centrale ai Giardini e all'Arsenale. Comincia a prendere forma la 58. Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, presentata questa mattina dal presidente della Biennale Paolo Baratta e del curatore Ralph Rugoff. Il titolo "May you live in interesting time", «può essere letto come una sorta di maledizione, - ha dichiarato Baratta - nella quale l'espressione "interesting times" evoca l'idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità». La Biennale d'Arte sarà aperta al pubblico da sabato 11 maggio a domenica 24 novembre 2019.

La precarietà dell'esistenza

«May You Live in Interesting Times includerà senza dubbio opere d'arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, - ha spiegato Rugoff - fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell'ordine postbellico. Riconosciamo però fin da subito che l'arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l'arte non può fermare l'avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l'un percento dell'intera popolazione mondiale)». La Biennale Arte 2019 non avrà un tema di per sé, ma metterà in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell'arte che includa sia il piacere che il pensiero critico. «La Mostra si concentrerà sul lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e aprono lo spettatore a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Un'arte simile nasce dalla propensione a osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili».

Quattro "prime volte" 

La Mostra sarà affiancata da 90 partecipazioni nazionali negli storici padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan, mentre Repubblica Dominicana e Kazakistan sono alla prima Biennale con un proprio padiglione. A curare il padiglione Italia, alle Tese delle Vergini in Arsenale, sarà Milovan Farronato, sostenuto e promosso dal Mibac e dalla direzione generale Arte e architettura contemporanee e periferie Urbane.

Eventi collaterali e progetti speciali

Non è Biennale senza eventi collaterali. Saranno 21 in tutto, organizzati in numerose sedi della città di Venezia e proporranno un'ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra. Allo stesso tempo torneranno anche i progetti speciali, come quello a Forte Marghera, curato da Ludovica Carbotta all'interno della Polveriera austriaca, e quello dell'artista Marysia Lewandowska al padiglione delle Arti applicate nelle Sale d'armi dell'Arsenale.

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