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L'arte precolombiana a Palazzo Loredan: "È la mostra sul mondo che non c'era" VIDEO

È stata presentata alla stampa giovedì mattina la mostra "Il Mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue”, promossa dalla Fondazione Giancarlo Ligabue e aperta a Palazzo Loredan dal 12 gennaio al 30 giugno 2018.

La mostra

Vita, costumi e cosmogonie delle culture Meso e Sudamericane prima di Colombo, raccontati da oltre 150 opere d’arte. Dagli Olmechi ai Maya, dagli Aztechi agli Inca. Un corpus unico in Italia. La possibilità di vedere riunite testimonianze di culture e civiltà troppo spesso dimenticate e riscoprire cosa ha rappresentato la scoperta del Nuovo Mondo. Anche per la Serenissima. 

Il mondo che non c'era

 

L'impegno culturale

Ideata poco dopo la scomparsa di Giancarlo Ligabue (1931- 2015), imprenditore ma anche paleontologo, studioso di archeologia e antropologia, esploratore e appassionato collezionista, questa esposizione vuole essere un omaggio alla sua figura da parte del figlio Inti Ligabue, che con la "Fondazione Giancarlo Ligabue" da lui stesso creata continua l’impegno nell’attività culturale, nella ricerca scientifica e nella divulgazione dopo l’esperienza del Centro Studi e Ricerche fondato oltre 40 anni fa dal padre Giancarlo.

A presentare la mostra il presidente della Fondazione, Inti Ligabue: "È un onore e una grande emozione - ha spiegato - poter presentare finalmente anche a Venezia questa mostra. Una mostra sul popolo che non c'era, ma al quale dobbiamo molto, a partire dall'oro verde, ossia il cibo".

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