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Peggy Guggenheim, 2016 da record: 400mila visite, una media di oltre 1300 ospiti al giorno

Dall'arte surrealista di Rita Kernn-Larsen, al linguaggio astratto di Mark Tobey, da Picasso al Simbolismo mistico dei Saloni de la Rose+Croix: ecco il ricco 2017 della Collezione

Un nuovo record di visitatori nella storia della Collezione Peggy Guggenheim. Nel corso del 2016, il museo di Dorsoudro, ha raggiunto, per la prima volta dalla sua apertura nel 1980, le 413.499 presenze durante i 315 giorni di attività, con una media giornaliera di 1313 ospiti. A questa eccezionale cifra si aggiungono le 8495 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati.

Tanti visitatori, in costante aumento, per un programma di mostre ed iniziative in costante divenire. Prosegue fino al 13 marzo la retrospettiva dedicata a Tancredi Parmeggiani, a cura di Luca Massimo Barbero, che sta riscuotendo grande successo di pubblico e critica. Dalla sua apertura, il 12 novembre scorso, ad oggi, la mostra ha registrato oltre 65mila visitatori. Il 2017 vedrà invece Palazzo Venier dei Leoni fare da palcoscenico a un ricco programma espositivo, che con quattro mostre spazierà dall’arte surrealista della pittrice danese Rita Kernn-Larsen, al linguaggio tutto astratto dell’americano Mark Tobey, per passare al tema della spiaggia nelle opere di Picasso, e giungere al Simbolismo mistico dei Saloni de la Rose+Croix a Parigi. Al programma si aggiunge la grande installazione collettiva frutto della quinta edizione del progetto Kids Creative Lab.

Le mostre saranno allestite non solo nella consueta area dedicata alle esposizioni temporanee, ma anche nelle due nuove sale espositive del museo, le "Project Rooms": spazi destinati ad accogliere progetti raccolti e mirati, finalizzati ad approfondire il lavoro di un artista o specifiche tematiche legate alla produzione artistica di un determinato interprete del XX secolo, legato alla collezione di Peggy Guggenheim. Le "Project Rooms" verranno inaugurate in occasione dell’apertura, il 25 febbraio, fino al 26 giugno, della mostra Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti, a cura di Gražina Subelytė: un inedito approfondimento che il museo veneziano dedica all’artista danese con un’esposizione, intima e raccolta, che riunisce una preziosa selezione di dipinti della pittrice, tuttora poco nota al di fuori dell'ambiente danese, scoperta dalla mecenate americana e da lei stessa esposta nella galleria londinese Guggenheim Jeune nel 1938.

Dal 30 marzo al 17 aprile largo ai più piccoli: Palazzo Venier dei Leoni ospiterà l’installazione conclusiva di Kids Creative Lab, il progetto su scala nazionale ideato dalla Collezione Peggy Guggenheim insieme a Ovs, che nel corso delle sue cinque edizioni ha coinvolto milioni di bambini in tutta Italia. Dal 6 maggio, fino al 10 settembre, invece, protagonista a Palazzo Venier dei Leoni la mostra Mark Tobey. Luce filante a cura di Debra Bricker Balken. Con oltre 60 opere, l’esposizione si annuncia come la maggiore retrospettiva degli ultimi quarant’anni dedicata al percorso artistico, peculiare e originale, di Tobey, ed è volta a mettere in luce molti degli aspetti più caratteristici del suo intrigante lavoro. Si prosegue poi dal 26 agosto, giorno del compleanno di Peggy, fino al 7 gennaio 2018, con la mostra Picasso sulla spiaggia, progetto espositivo a cura di Luca Massimo Barbero. Nata dalla collaborazione con il Musée Picasso di Parigi e il Musée des Beaux Arts di Lione, la mostra presenta una selezione di disegni e dipinti realizzati da Picasso tra febbraio e dicembre 1937 e si snoda intorno al suo capolavoro Sulla spiaggia (1937), proprietà della Collezione Peggy Guggenheim, esplorando così il tema della spiaggia, tema ricorrente nella produzione dell’artista spagnolo.

Infine, in autunno, dal 28 ottobre al 7 gennaio 2018, il museo celebra il Simbolismo e i suoi protagonisti, con la mostra Simbolismo mistico. Il Salon de la Rose+Croix a Parigi 1892-1897 a cura di Vivien Greene. Si tratta della prima esposizione museale mai svolta sui Saloni de la Rose+Croix organizzati dall’eccentrico critico e scrittore rosacrociano Joséphin Péladan (1859-1918). Questi erano dedicati al Simbolismo, con artisti quali Antoine Bourdelle, Jean Delville, Henri Martin, Armand Point, Georges Rouault, Carlos Schwabe, Alexander Séon, Jan Toorop, Ville Vallgren e Félix Vallotton. In mostra verranno approfondite tematiche come il ruolo di Orfeo, l’adulazione dei Primitivi italiani e il dualismo delle femme fragile e femme fatale, sottolineando così i differenti, e talvolta opposti, concetti che caratterizzavano il Simbolismo negli anni ’90 del XIX secolo.

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