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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Giudecca / Isola di san Giorgio Maggiore

Internet "spegne" i libri, Umberto Eco: "Ormai compro tutto su Amazon"

Si è chiusa venerdì la 30esima edizione del seminario che la Scuola per librai "Umberto e Elisabetta Mauri" ha tenuto alla Fondazione Giorgio Cini: "Le librerie devono diventare altro"

La crescita di internet e il dilagare dei social network "spengono" i libri: a dare nuova luce al ruolo dei librai può essere solo la trasformazione delle loro botteghe in spazi di libertà, luoghi di dialogo e sogno. E' il messaggio con cui Umberto Eco, da una parte, e la scrittrice spagnola, gettonatissima in Italia, Clara Sanchez hanno chiuso la 30esima edizione del seminario che la Scuola per librai 'Umberto e Elisabetta Mauri' ha tenuto alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

La "libreria-sogno" di Sanchez ha una porta che ti conduce in mille vite parallele, sostitute della singola breve esistenza a cui ogni essere umano è votato. Più pragmatico Eco che in un tempo in cui "non esistono più piazze né oratori" ritiene che la libreria possa diventare il punto di incontro per confrontarsi, parlare e discutere. Ecco che così l'autore de "Il nome della rosa" vede il libraio di oggi come una sorta di manager culturale, mentre la libreria diventa ricca cornice da cui inevitabilmente attingere spunti.

Per Eco la lettura di questo percorso è quasi banale. "Tra lavoro, mail e ricerche - dice - sto davanti al computer otto ore al giorno, gli ultimi libri che ho comprato, una cinquantina - prosegue - tutti per documentarmi li ho presi su Amazon". "Ormai leggo solo prima di dormire - chiosa - e quanti libri posso acquistare per questo scopo? Ben pochi - si risponde - quindi la libreria ed il libraio devono diventare altro".

Per la Sanchez, invece, la scrittura e la lettura del libro restano il momento del rifugio e l'esperienza personale della fuga da una famiglia "pazza" come accaduto nella sua infanzia, che racconta facendo outing. Così si scopre del suo scrivere compulsivo già a otto anni, per fuggire al quotidiano del familiare. Poi la scoperta di un racconto scritto dalla nonna "brutta" che però doveva avere una sua sensualità incredibile se aveva sposato un uomo bellissimo e andava in vacanza per coltivare una relazione extraconiugale. E ancora la fuga in una libreria dove scopre, oltre allo scrivere, il leggere e la possibilità di vivere una infinità di vite, il tutto mentre, stando con una "tata" ipovedente, sviluppa una fantasia incredibile per raccontare quanto accade loro intorno mentre vanno a passeggio. "Poi una estate - dice Sanchez - le ho raccontato che la collina davanti a casa era innevata. Sono stata scoperta - conclude - ho capito che non mi avrebbe più creduto, ma da lì sono nati i miei libri". (Ansa)

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