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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Venezia, da capitale della stampa alla fuga dei librai dal centro

La Toletta "vive" a dispetto di una situazione non semplice. Dii questi giorni la notizia del rischio di chiusura a fine anno della storica 'Goldoni', davanti all'omonimo teatro

Da capitale mondiale del libro, nel Rinascimento, Venezia rischia di veder pian piano 'sparire' le proprie librerie a causa della crisi ma anche per i prezzi di locazione assolutamente inaffrontabili. L'impietosa analisi la fa Giovanni Pelizzato, laureato in economia ma librario per Dna, titolare de 'La Toletta' fondata dal padre, con un socio, quasi cento anni fa. Come si fa allora a sopravvivere? Il must de La Toletta - racconta Pelizzato - è quello di proporre i nuovi libri ma anche di recuperare stock di invenduti e andare a caccia di 'fondi' di privati che se ne vogliono disfare proponendo un ricco mercato dell'usato. Poi c'é la costumer satisfaction, ovvero assecondare anche le richieste più improbabili.

"Un signore - racconta - cercava una vecchia edizione della Treccani e l'ho messo in contatto con uno che ne voleva una più aggiornata, abbiamo fatto un affare in tre" sintetizza. Nata vendendo libri scolastici usati - dopo le debite riparazioni e rilegature con colla e spago -, la libreria è diventata così un punto di riferimento per le "varia" (romanzi e saggistica), ma ha anche aperto, nel tempo, uno spazio per l'architettura e uno per l'arte. Prossima tappa usare una "bottega del caffé" per promuovere libri, presentare autori con tanto di reading. La Toletta "vive" a dispetto di una situazione non semplice - di questi giorni la notizia del rischio di chiusura a fine anno della storica 'Goldoni', davanti all'omonimo teatro, schiacciata dal caro affitti - assieme ad altre realtà, come La Studium, la Cà Foscarina e due punti vendita Giunti. Negli ultimi anni, però, altre hanno chiuso i battenti. "La gente legge sempre meno, non temo gli e-book che sono un veicolo per poi magari comprare un cartaceo - chiosa Pelizzato -, ciò che fa paura è l'e-commerce che 'uccide' il libro perché si guarda ai prezzi e non ai contenuti".
(ANSA)

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