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"Estate a Palazzo", i musei aprono le porte agli anziani "over 75" nel centro di Venezia

Si replica l'iniziativa del 2016, aperta non solo alla cosiddetta quarta età. Obiettivo quello di superare quota 300 partecipanti. Gli anziani staranno insieme in luoghi climatizzati

Presentato martedì mattina a Ca’ Farsetti alla presenza dell’assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini “Estate a Palazzo”, il progetto gratuito che si rivolge a persone dai 75 anni e adeguato ad eventuali impedimenti legati all’età.

"Quest’anno - ha esordito Venturini - replichiamo, ampliandola, l’esperienza avviata nel 2016, che ha coinvolto circa trecento anziani over 75 in gran parte del centro insulare. Un numero che quest’anno contiamo di incrementare coinvolgendo i nostri concittadini che appartengono alla quarta età, e che in gran parte sono soli durante l’estate. un periodo in cui anche la città si svuota, facendo perdere loro quelle poche relazioni che coltivano. Per noi oggi l’anziano solo è una delle emergenze del centro storico, dato anche l’esodo delle nuove generazioni. Per questo abbiamo pensato di replicare quanto già fatto lo scorso anno, aprendo i musei in alcune giornate della settimana a dei gruppi di grandi anziani assistiti da una psicologa e da un’esperta di storia dell’arte".

Staranno assieme per qualche ora in luoghi climatizzati e potranno fare anche la merenda, ammirando delle opere d’arte e mantenendo quel rapporto umano che è fondamentale per non sentirsi soli. I numeri degli anziani nel Comune sono tali da far riflettere chi si occupa di politiche sociali, che deve operare non solo per fornire servizi come l’assistenza domiciliare, ma anche, nell’ottica della sussidiarietà, attraverso la collaborazione con il volontariato.

Per Red Carpet for All, Valentina Paulon ha ricordato che quest’anno sono 14 i siti che ospitano l’iniziativa che si articola in 21 sessioni, con inizio il 22 giugno e fine il 15 settembre. "Quest’anno - ha dichiarato Paulon - parteciperanno anche anziani che vivono in residenza, perché è nostro intento di raggiungere le persone più a rischio di esclusione. Punti fondanti del progetto sono l’arricchimento cognitivo quale apprendimento per tutto l’arco della vita, la parte relazionale e il benessere emotivo che l’arte porta alle persone".

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