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La letteratura si prende strade e piazze per rivitalizzare la città

Il festival a Dolo dal 21 al 29 settembre. Alcune fra le proposte più note nel panorama contemporaneo e il programma. Sindaco: «Organizzare l'evento significa prendersi del tempo per riflettere e condividere»

Già un assaggio del potere rivitalizzante della letteratura nei contesti urbani l'aveva dato il Festival della Città gentile, l'anno scorso a Dolo. Quest'anno si replica con alcune tra le proposte più conosciute del panorama letterario contemporaneo: Antonella Boralevi e Andrea Vitali, Selvaggia Lucarelli ed Enrico Galliano. Arrigo Cipriani ed Edoardo Pittalis, per restare in casa. Presentato venerdì mattina al Comune l'evento che animerà strade e piazze dal 21 al 29 settembre. Rigorosamente all'aperto, non in una qualche sala «che saprebbe troppo di formale».

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Le istituzioni

Parola di sindaco, Alberto Polo, e di assessore alla Cultura, Matteo Bellomo. Mediatrice dei dibattiti con gli autori è Sara Zanferrari. «Scegliere di investire nell'organizzazione di un festival letterario significa, secondo noi, prendersi il giusto tempo per riflettere sulle cose – spiega Bellomo - incontrarsi, condividere dal vivo una passione. Quella per i libri. La lettura è un'esperienza personale, ma le emozioni che suscita si sublimano scoprendo che appartengono anche ad altri». «Vogliamo essere una realtà accogliente, fiera delle proprie tradizioni, capace di parlare molte lingue - dice il sindaco - ma anche borgo di antiche usanze». 

Programma

Sabato 21 settembre alle 11 presentazione di "Amore curiosità istinto" di Valeria Raciti, allo Squero Monumentale, e alle 18.30, sempre allo Squero, Zanferrari accoglie Andrea Vitali con "Certe Fortune" e "Documenti Prego". Domenica 22 alle 18.30, allo Squero, è la volta di Antonella Boralevi con il suo "Chiedi alla notte". Martedì 24 settembre ci sarà Giovanni Montanaro con "Le ultime lezioni", alle 18, mentre mercoledì 25, alle 18.30, al ristorante Do Mori saranno protagonisti "Più forte di ogni addio" e l'autore Enrico Galiano. Giovedì 26 alla biblioteca Villa Concina, alle 18.30, toccherà ad Arrigo Cipriani ed Edoardo Pittalis con "Tutti gli chef sono in tv...e noi andiamo in trattoria". Venerdì 27 settembre ritorno allo Squero per Selvaggia Lucarelli e il suo "Falso in bilancia", alle 18.30, mentre alle 20.30 toccherà a Lorenzo Biagiarelli con "Qualcuno da amare, qualcosa da mangiare". Sabato 28 alle 18.30, allo Squero, Nicoletta Bertelle porta le sue illustrazioni al libro "Il fiore del signor Moggi" scritto da Bernard Friot. Infine domenica 29 settembre, alle 18.30, allo Squero Monumentale conclude il Festival Fabio Geda con "Una domenica". Info sul sito del Comune di Dolo.

Gli scrittori

Valeria Raciti 

La vincitrice dell’ottava edizione di MasterChef Italia ci racconterà attraverso il suo esordio letterario “Amore curiosità istinto“, il suo rapporto con la cucina, come ha scoperto ed è nata questa passione. Amore, curiosità, istinto sono le forze che guidano Valeria in cucina, si fondono fra loro e diventano un faro che segna la strada da seguire. Trentun’anni, siciliana, si fa ispirare dalla sua terra e dalle sue radici. 

Andrea Vitali

Arriva a Dolo il celebre scrittore italiano coi suoi due ultimi romanzi: “Certe fortune”, edito da Garzanti e “Documenti, prego” uscito con Einaudi. Classe 1956, medico e scrittore molto prolifico, vincitore di molti premi fra i quali nel 2006 il premio Bancarella, finalista nel 2009 sia al premio Strega sia al Campiello, è soprannominato il Camilleri del nord. 

Antonella Boralevi

Con “Chiedi alla notte” la celebre scrittrice, giornalista e conduttrice ci fa incontrare di nuovo il commissario Alfio e la signorina Emma, che i lettori hanno imparato a conoscere nel precedente romanzo, la “Bambina nel buio”, questa volta impegnati a indagare sull’omicidio di una bellissima attrice, protagonista del film di apertura della Mostra del cinema di Venezia. È passato solo un anno dall’incredibile risoluzione del caso di Moreschina Zanca, la bambina scomparsa durante la festa di anniversario dei genitori, che ci ha portati nelle atmosfere nebbiose e piovose di Venezia.

Giovanni Montanaro

Classe 1983, veneziano, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Campiello nel 2012 con “Tutti i colori del mondo”, è uno scrittore giovane molto interessante. Il suo ultimo romanzo “Le ultime lezioni” trasporta il lettore in un viaggio fra le isole della laguna veneziana, accompagnato da una scrittura precisa, sincera e scorrevole, dove però poter trovare spazio anche per la riflessione. Il protagonista, Jacopo, è uno studente delle superiori, a Venezia, alle prese con un professore di letteratura, Costantini, verso il quale ha sentimenti ambivalenti. 

Enrico Galiano

Enrico Galiano, libro dopo libro, è diventato l’idolo dei lettori. Nessuno come lui sa parlare agli adolescenti e agli adulti attraverso il linguaggio universale delle emozioni. Dopo il successo di “Eppure cadiamo felici,” esordio più venduto del 2017, e di “Tutta la vita che vuoi”, per mesi in classifica, torna con un romanzo che ci ricorda che ogni momento è importante. Soprattutto quello in cui dire alle persone che amiamo che cosa significano per noi. Bisogna farlo subito, senza aspettare. I protagonisti, Michele e Nina, si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina si protegge dalla vita come può, per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando. 


Edoardo Pittalis, Gian Nicola Pittalis, Arrigo Cipriani

Tutti gli chef sono in tv... e noi andiamo in trattoria. Ma se tutti gli chef sono in televisione, chi cucina nei ristoranti italiani? Partendo da questa domanda provocatoria il patron di una catena mondiale di grandi ristoranti e due giornalisti rispondono: "Noi andiamo in trattoria". Contro l'invasione dei cuochi in tv, la risposta è la riscoperta della tradizione culinaria e della vecchia cucina italiana, ovviamente adeguata ai tempi. Arrigo Cipriani, Edoardo Pittalis e Gian Nicola Pittalis ripercorrono le regole del buon cibo, la storia e la cultura enogastronomica italiana, l'educazione alla cucina di certa televisione e oggi l'invasione. Chi sono i protagonisti a ogni ora di tv? Come rispondere? E quali sono nel Nordest i posti consigliati da Cipriani? Lo scopriremo da loro giovedì sera sotto lo Squero Monumentale in una conversazione piacevole sul nostro territorio e le nostre eccellenze culinarie.


Selvaggia Lucarelli

Il nuovo libro della famosa opinionista, firma de “Il Fatto quotidiano”, parla di un conflitto comune a tutti, o quasi, quello con il proprio peso. In "Falso in bilancia" si parla del confronto con l'immagine del proprio corpo in una società che condiziona incessantemente scelte, pensieri e stati d'animo. Tutti vorremmo poter mangiare liberamente senza ingrassare. In questo libro la Lucarelli con ironia parla del conflitto con il peso e dell’immagine del corpo in una società che condiziona i nostri comportamenti e pensieri. Al centro una donna che preferisce entrare in una pasticceria piuttosto che in una taglia 40.

Lorenzo Biagiarelli 

Quante sono le cose che ci nutrono, nella vita? Non c’è solo il cibo, a farlo, ma anche gli incontri, le esperienze della vita passate e future. Lorenzo Biagiarelli ce lo racconterà assieme alla sua compagna, Selvaggia Lucarelli, anche lei scrittrice di un libro legato al cibo, mostrandoci anche come cucinare un piatto speciale, cenando poi tutti insieme al ristorante villa Goetzen. 

Fabio Geda

Questo poliedrico scrittore, educatore con una laurea in marketing, arriva a Dolo con due romanzi molto interessanti. Il primo, in uscita in libreria proprio in questi giorni, è “Una domenica”. Una storia quasi banale che si dipana nel corso di un giorno soltanto, trasformando una normale domenica di novembre nell’occasione per riflettere sulle imperfezioni dell’amore, sui rimpianti, sulla vita che resta. Un uomo che ha trascorso quarant’anni costruendo ponti in giro per il mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura, per la prima volta, un pranzo di famiglia. Una storia che prima o poi ci attraversa o ci sfiora tutti.

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