Cosua racconta i luoghi e le persone: mostra fotografica allo Spazio Ridotto
È il veneziano Giovanni Cosua il protagonista della nuova mostra promossa da Zuecca Projects presso lo Spazio Ridotto a Venezia, alle spalle di piazza San Marco. Venerdì 14 dicembre alle 18.30 inaugura l’esposizione fotografica I don't wanna wake you up but I really wanna show u somethin, seconda mostra personale per Cosua dopo I’m not afraid che si è tenuta a Londra presso la Union Gallery nel 2016.
L'esposizione prende il nome dalla frase che appare in una delle fotografie esposte, un messaggio che è il riassunto della necessità dell’autore di continuare a raccontare il proprio punto di vista sulla realtà che lo circonda con l’ambizione di “svegliare” i visitatori attraverso il percorso scelto all’interno di Spazio Ridotto.
Le opere esposte sono state selezionate con lo scopo di poter consegnare ai visitatori, senza dare giudizi, situazioni di vita reale, ognuna con un messaggio molto diverso da veicolare. Una rappresentazione assolutamente personale di quello che è il mondo contemporaneo che ogni giorno consegna ai suoi abitanti situazioni complesse e spesso di difficile lettura sociale. Un viaggio-racconto senza meta apparente attraverso luoghi e persone. Una serie di ritratti che parlano delle ultime elezioni presidenziali americane, si mescolano a testimonianze di situazioni di vita comune. Un viaggio globale che attraversa paesi quali l’Indonesia, con i suoi grandi problemi d’inquinamento, fino ad arrivare alla Repubblica di Palau, isola e stato in mezzo al Pacifico.
Giacomo Cosua è nato a Venezia nel 1983. Ha ottenuto il Master in fotogiornalismo e fotografia documentaria presso il London College of Communication (University of Arts of London). È iscritto all’ordine del giornalisti dal 2009, mentre nel 2007 ha fondato Positive Magazine, una rivista che si occupa di fotografia, giornalismo e culture contemporanee. Ha pubblicato i suoi lavori con testate nazionali e internazionali quali L’Espresso, D Repubblica, Internazionale, Vice Magazine, Le Monde, The Financial Times, Dazed, Marie Claire ed altre.