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Dipinti, statue, mobili e vetri di Murano: 80 opere della collezione Carraro a Ca' Pesaro

L'inaugurazione del nuovo allestimento del museo di arte moderna di Venezia si è tenuta martedì mattina. Le opere saranno esposte nelle sale 6 e 7 del percorso museale

La collezione di Chiara e Francesco Carraro ha trovato nella Galleria internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro una nuova casa: un'ottantina di opere è stata acquisita dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in comodato a lungo termine e proposta ora al pubblico con un ridisegno completo del percorso espositivo permanente. L'inaugurazione del nuovo allestimento è avvenuta martedì mattina, alla presenza, tra gli altri, della presidente della Commissione consigliare alla Cultura, Giorgia Pea, di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici, e di Chiara Carraro.

"Dobbiamo tantissimo a questo arrivo - ha commentato Belli - ogni arrivo è infatti una rinascita per il museo, perché i musei sono sì luoghi in cui vengono proposte le mostre temporanee, ma sono soprattutto fatti delle loro collezioni permanenti. Abbiamo allora colto quest'occasione e preso dai depositi cose molte belle e importanti che non erano state mai esposte, come ad esempio un nucleo di opere su carta, che era stato acquisito agli inizi del '900”. La collezione, esposta nelle sale 6 e 7 del percorso museale di Ca' Pesaro, comprende quadri, ma anche mobili, sculture e vetri artistici prodotti a Murano, frutto del collezionismo eclettico di Carraro, che, come ha spiegato ancora Belli "è riuscito a capire dove andava lo sviluppo della cultura figurativa e a sostenere la produttività straordinaria dell'isola di Murano e più in generale di tutto quel patrimonio che oggi chiamiamo design". Ca' Pesaro diventa quindi un avamposto in città del Museo del Vetro, in un continuo e reciproco rimando, con cui la Fondazione intende rendere maggiormente attrattivi i progetti sviluppati sull'isola.

Proprio sulla scelta di esporre il vetro di Murano in centro storico è intervenuta anche la consigliera Pea. "Voglio porgere un grandissimo ringraziamento dalla direttrice Belli per aver lottato affinché queste opere rimanessero qui e non venissero separate. Questo infatti ci consente di avere un filo di continuità all'interno della collezione. Trovo particolarmente apprezzabile la scelta di un unico percorso espositivo con il quale si riconoscono lo sforzo e il senso profondo che hanno condotto Francesco e Chiara Carraro nella loro attività di collezionisti. È bello poi che dei privati ripongano ancora la loro fiducia nella pubblica amministrazione e nella Fondazione dei Musei Civici, che rappresentano Venezia", ha continuato Pea, dopo che Chiara Carraro ha affermato di aver sentito come un dovere far vedere al grande pubblico l'ingente patrimonio di cui disponeva.

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