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Homo Faber: in mostra l'arte di usare le mani alla Fondazione Giorgio Cini

Oltre 4 mila metri quadrati di spazio espositivo, visitatori che entrano nei laboratori e interagiscono con i maestri. Creatività, passione ed esperienza a porte aperte

L'arte di usare mani, ingegno, passione e dedizione per dar forma alla materia. Materiali, strumenti, laboratori e maestri. C'è questo e molto altro nella mostra Homo Faber. Crafting a more human future sui mestieri d'arte di tutta Europa, che la Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship apre alla Giorgio Cini di Venezia, fino a fine settembre. Quattro mila metri quadri d'esposizione, 16 percorsi a tema, 400 artigiani, 85 mestieri, 300 abilità uniche. Con 900 oggetti già realizzati e 91 maestri all'opera davanti al pubblico.

L'obiettivo è quello di promuovere e diffondere il lavoro dei grandi maestri che con passione, competenza e dedizione, cercano di far rivivere un “Rinascimento” europeo delle arti appicate - scrive il sito, Fondazione Cologni -. 

Un evento culturale di rilevanza internazionale, che intende valorizzare il meglio dei mestieri d’arte, contemporanei e tradizionali, e i loro legami con il mondo del design. Un viaggio attraverso le dimostrazioni dal vivo, e l’ausilio delle più sofisticate tecnologie di realtà virtuale. Un'opportunità unica di ascoltare le opinioni e le esperienze dei maestri, interagire, partecipando a un programma di conferenze e incontri sul tema della creatività e dell’artigianalità. Homo Faber si avvale della collaborazione di curatori di grande rilievo e notorietà. Fra questi: Michele De Lucchi, Silvana Annicchiarico, India Mahdavi, Judith Clark, Jean Blanchaert e Stefano Micelli, che, coordinati da Alberto Cavalli, infonderanno alla mostra creatività ed energia.

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