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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mostre Castello / Fondamenta Arsenale

Inaugurato il padiglione italiano. Franceschini: "Dieci e lode, orgogliosi della Biennale"

All'apertura de "Il mondo magico" presenti sindaco Brugnaro e ministro per i Beni culturali: "Un'esposizione di sicuro successo per i visitatori. Far dialogare passato e presente"

Inaugurata "casa" Italia della 57. Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è intervenuto venerdì mattina, alle Tese delle Vergini dell’Arsenale, alla cerimonia ufficiale del padiglione dedicato alla celebrazione della cultura italiana, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini e del presidente della Biennale di Venezia, Paola Baratta.

57. Biennale, padiglione Italia

Commissionato dalla Direzione Generale per l’arte contemporanea del Ministero dei beni culturali il padiglione, dal titolo "Il mondo magico" e curato da Cecilia Alemani, rimette la creatività al centro dell’Arsenale attraverso il lavoro di tre artisti che parlano la lingua di un dialogo globale: Roberto Cuoghi, Giorgio Andreotta Calò e Adelita Husni-Bey. Un percorso tra mondi reali e immaginari, ricco di riferimenti magici e fantastici. Nel ringraziare il sindaco e il presidente Baratta, con cui poco prima aveva visitato il Padiglione Venezia, il ministro Franceschini ha espresso il suo apprezzamento per questa 57. edizione della Biennale, che ha detto "avrà grandi numeri e di cui l’Italia deve essere sempre più orgogliosa".

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"L’Italia - ha aggiunto Franceschini - per troppo tempo ha immaginato che il suo ruolo dovesse essere solo quello di conservare e tutelare il patrimonio culturale e artistico ereditato dal passato e non ha investito nella valorizzazione dell’arte contemporanea. Eppure il nostro Paese è pieno di grandissimi maestri: ne abbiamo avuto la prova oggi". Molto apprezzato l’allestimento perché valorizza e fa vivere l’opera a fianco degli spazi storici dell’Arsenale, esaltandone il contrasto e trasformando l’architettura del padiglione “nell’immagine di un miraggio apocalittico e sublime". Il ministro ha sottolineato dopo la visita: "Una installazione straordinaria - ha sottolineato - gli darei un dieci e lode, anche se non sono un critico". Franceschini ha espresso un giudizio estremamente positivo su tutta la biennale di quest'anno che ha definito "bellissima" e di cui l'Italia deve essere orgogliosa".

A tale proposito ha evidenziato che in questi giorni riservati alla stampa e agli addetti ai lavori si sono accreditati oltre cinquemila giornalisti da tutto il mondo: un indice di come sia sempre in crescita la tensione verso una realtà culturale che ha superato il traguardo dei 120 anni dalla nascita. Il ministro ha quindi evidenziato il lavoro svolto dal ministero, e in particolare dalla Direzione generale per l'Arte e l'Architettura contemporanee, a favore della crescita del contemporaneo in Italia e all'estero. "Noi - ha detto - abbiamo investito in arte e in architettura contemporanee. Abbiamo creato una direzione che prima non c'era e cambiato anche le procedure, come nel caso della scelta per individuare i curatori del padiglione Italia". A tale proposito ha sottolineato il valore della scelta di Cecilia Alemani come curatrice dopo una attenta selezione e fatto un plauso "alla scelta intelligente di restringere il numero degli artisti presenti".

Concetto su cui si è soffermato anche il sindaco di Venezia, sottolineando l’importanza dell’arte moderna che valorizzi il contesto in cui prende forma. "Questa è la sfida che ci attende a Porto Marghera - ha detto - sottolineando due eventi: il centenario della fondazione dell’area industriale e il primo padiglione della Biennale Arte inaugurato a Forte Marghera. La città si è rimessa in moto, ha dichiarato: questo è il messaggio di speranza che dobbiamo lanciare ai giovani che ci stanno guardando, facendo capire loro che siamo persone perbene e che ci stiamo impegnando per il loro futuro”.

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