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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Serenissime trame tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Riceviamo e pubblichiamo:

"L'esposizione costituisce la prima presentazione in sede museale della collezione Zaleski, con una selezione di ventisei tappeti antichi - capolavori assoluti - provenienti dal vicino Oriente individuati all'interno di una raccolta preziosa e vastissima, considerata la più completa al mondo. Lo straordinario palazzo tardo gotico veneziano ospita il progetto espositivo prodotto dal Polo museale del Veneto e dalla Fondazione Tassara di Brescia - a cui Romain Zaleski ha recentemente donato la sua collezione, costituita da 1.325 tappeti antichi - per rendere omaggio alla passione collezionistica di Giorgio Franchetti, fondatore del museo statale di Ca' d'Oro, che aveva concentrato i suoi interessi giovanili proprio sui tappeti e nutriva uno spiccato interesse per le arti decorative.

I tappeti, la pittura, il collezionismo sono i tre temi proposti dalla mostra, che ruotano intorno a Venezia, città ponte con l'Oriente e culla della pittura rinascimentale, che accoglie nell'iconografia sacra e profana un corredo di metafore tra cui spiccano anche le immagini di tappeti, in sintonia con la società, la cultura e la simbologia dell'epoca. Allo stesso tempo sono proprio i dipinti dei pittori dell'Europa rinascimentale a testimoniare la diffusione di questi manufatti di lusso. I ventisei preziosi tappeti quattro e cinquecenteschi esposti rappresentano alcune tra le più apprezzate tipologie, giunte a Venezia lungo le rotte dei commerci dall'Oriente: tessuti straordinari, coloratissimi, composti da elaborati intrecci dalla forte carica simbolica, provenienti dall'Anatolia, dalla Persia, l'Egitto, il Caucaso, l'India, la Siria.

Accanto ai tappeti sei capolavori dell'arte rinascimentale, databili tra metà Quattrocento e metà del Cinquecento, di autori dell'importanza di Vittore Carpaccio, Vincenzo Foppa e Dosso Dossi, dipinti nei quali si posso vedere le "trame" dei tappeti proposti in mostra. Le opere, scelte all'interno di un'area d'influenza culturale strettamente legata ai domini della Serenissima, illustrano su tela come i manufatti provenienti dal lontano oriente fossero utilizzati: li troviamo spesso sul basamento del trono di Maria col Bambino, oppure appoggiati in evidenza sul davanzale di un balcone, ma anche ambientati in un interno di stanza per sottolinearne il contesto mediorientale e infine - nei dipinti più avanti nel Cinquecento - disposti sui tavoli come arredi di lusso".

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