"Onderod" - Gioele Dix al teatro Toniolo
Gioele Dix non ha bisogno di presentazioni: da anni è uno degli attori e comici più amati dal pubblico italiano, in grado ogni volta di dare prova del suo eclettico talento di performer e autore a teatro, in tv, al cinema.
Ora Dix porta al Teatro Toniolo di Mestre il suo attesissimo spettacolo “ONDEROD”, uno show che lo vedrà protagonista in doppia replica giovedì 9 e venerdì 10 aprile.
“ONDEROD” è un irresistibile repertorio di monologhi taglienti che riflettono e ironizzano su mode e gusti correnti, su abitudini e debolezze diffuse, su guasti pubblici e privati, nel segno di quella comicità a tratti feroce che caratterizza lo stile di scrittura di Gioele Dix, in altalena costante fra leggerezza e insofferenza. Una fotografia perfetta e incontestabile dello scombinato paesaggio italiano alle prese con fantasmi vecchi e nuovi.
In scena anche Savino Cesario, chitarrista esperto e compositore eclettico, dotato di rara sensibilità nell’accompagnare da anni le performance comiche di Gioele Dix. "ONDEROD” fa parte del cartellone di Comics & dintorni, la stagione del Teatro Toniolo di Mestre dedicata agli amanti della comicità d’autore.
“ONDEROD”
Il mito del ritorno alla campagna, l’assenza di senso civico, il salutismo esasperato, l’invadenza diffusa, l’educazione dei figli, la mania del gioco e delle lotterie, l’indisciplina, i disservizi ferroviari e aerei, la ricerca ossessiva dell’amicizia, la schiavitù della furbizia.
E in più, uno speciale capitolo dedicato al personaggio dell’automobilista, aggiornato e rivitalizzato dalla lunga esperienza televisiva, grazie alla quale Gioele Dix ha saputo trasformare una felice intuizione, nata dall’osservazione critica di se stesso al volante, in una maschera contemporanea di grande successo.
“Onderod” è una fotografia potente dei fantasmi vecchi e nuovi che animano il Belpaese, completato da una serie di brevi racconti originali con commento musicale: “Il concerto diretto da Dio”, “L’uomo che voleva ringiovanire”, “Fortune e sfortune di un uccellino”. Storie buffe e paradossali (ma non troppo) attraverso le quali Gioele Dix sperimenta le sue doti di affabulatore e autore di apologhi satirici.