Terza edizione "Opera Metropolitana": in scena fino al 5 giugno
Dopo il successo dei due primi cicli, svoltisi nella primavera e nell’autunno 2014, la Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia proporranno dal 5 marzo al 5 giugno 2015 una terza serie di eventi del progetto a doppia firma "L’opera metropolitana", nato dalla consolidata sinergia tra le due istituzioni con l’obiettivo di diffondere la cultura musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia, e di allargare gli orizzonti geografici nei quali la Fenice andrà ad operare, nel solco dell’imminente nascita della città metropolitana.
DOVE. Gli eventi, tutti offerti dal Teatro La Fenice, interesseranno le città di Chioggia, Cavarzere, San Donà, Noventa di Piave, Portogruaro, Noale, Spinea, Stra e Mira, e saranno organizzati grazie al supporto delle quattro fondazioni di comunità che già da tempo operano in queste zone: la Fondazione Clodiense, la Fondazione Terra d’Acqua di San Donà di Piave, la Fondazione Santo Stefano di Portogruaro e la Fondazione Riviera Miranese.
COSA. L’offerta culturale prevede cicli di conferenze e di ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche, concerti pianistici dei vincitori del Premio Venezia, concerti cameristici di solisti del Teatro La Fenice ed esibizioni dell’Orchestra della Fenice legate al Progetto Mozart, iniziativa che, nell’arco temporale di alcuni anni, porterà il teatro all’esecuzione integrale di tutte le sinfonie del genio di Salisburgo. Tutti gli eventi saranno aperti al pubblico, e le fondazioni di comunità forniranno indicazioni circa le modalità di accesso e la possibilità di contribuire alla realizzazione di proprie iniziative e attività attraverso donazioni e liberalità.
EVENTI. Quattordici gli eventi programmati nel terzo ciclo, per un totale, con le repliche nelle diverse sedi, di 23 appuntamenti in due mesi. Le proiezioni video di Maometto II di Gioachino Rossini (a Chioggia e Portogruaro), di Otello di Giuseppe Verdi (a San Donà e Noale) e dei Pêcheurs de perles di Georges Bizet (a Noventa di Piave e Spinea) saranno preparate da tre conferenze di Mario Merigo (nelle stesse sedi) dedicate ad ascolti guidati. Accompagnata da proiezioni video sarà anche (a Chioggia) una conferenza di Leonardo Mello dal titolo L’amore in musica: alcuni duetti celebri. A Gioachino Rossini saranno dedicati anche due concerti cameristici dei solisti del Teatro La Fenice (a San Donà e a Villa Pisani di Stra), e, in connessione con il tema dell’Expo Milano 2015, due eventi dal titolo A tavola con Gioachino Rossini, tra musica e cucina: una conferenza di Mario Merigo (Chioggia, 8 maggio) e un concerto cameristico dei solisti della Fenice (Chioggia, 5 giugno), entrambi seguiti da un buffet con degustazione. Martina Consonni e Arianna De Stefani, vincitrici del Premio Casella ai Premi Venezia 2012 e 2013, saranno protagoniste di due concerti pianistici, la prima con musiche di Mozart, Schumann, Chopin e Liszt (a San Donà e Mira), la seconda con musiche di Scarlatti, Beethoven, Brahms, Liszt e Chopin (a Cavarzere e Summaga di Portogruaro). Particolare interesse avranno infine i due concerti con cui l’Orchestra del Teatro La Fenice (maestro concertatore Roberto Baraldi) proseguirà il Progetto Mozart di esecuzione integrale delle sinfonie del compositore salisburghese: il 20 marzo a Portogruaro con l’Ouverture dal Re pastore e le sinfonie KV 162, 181, 200 e 202, e il 24 marzo a Chioggia con l’Intrada da Bastien und Bastienne, le sinfonie KV 128 e 129 e la meravigliosa Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra KV 364 (solisti lo stesso Roberto Baraldi al violino e Alfredo Zamarra alla viola).
INCORAGGIANTE. "Questo terzo ciclo di incontri – commenta il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre – prosegue la sperimentazione a doppia firma avviata un anno fa con la Fenice. Il riscontro nel territorio è stato immediatamente positivo, ed è un segnale incoraggiante, visto che questo genere di iniziative ha bisogno di sedimentarsi e diffondersi. Contiamo, nel 2015, di raggiungere un pubblico ancora più vasto, e di ampliare progressivamente le sedi in cui si svolge il programma. È un’impresa – aggiunge il sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot – resa possibile soltanto grazie all’unione delle forze, partendo da quell’idea di collaborazione tra istituzioni che negli ultimi anni abbiamo voluto perseguire con grande vigore. Il coinvolgimento delle fondazioni di comunità, vere e proprie emanazioni del territorio, ci consente di non approdare in quei luoghi dall’alto, ma invece di costruire insieme il reticolo necessario alla riuscita di progetti ambiziosi e fondamentali come questo".