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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Una mestrina a Boston, la sua è l'unica start-up italiana selezionata dal Mit

Il Massachusset Institute of Technology accoglierà 50 startupper da tutto il mondo per un bootcamp esclusivo. Ci sarà la 36enne Alessandra Berto

Una su mille ce la fa, cantava una vecchia canzone, e in questo caso non è molto distante dalla realtà: su oltre cinquantamila domande solo cinquanta sono state accettate, e tra queste l'unica italiana è quella della manager mestrina Alessandra Berto, che ad agosto partirà quindi alla volta di Boston per dare una marcia in più alla sua idea di start-up grazie all'esclusivo programma del Massachusetts Intitute of Technology. Si tratta di una settimana di approfondimenti, seminari, prove pratiche e confronti, sotto la guida del managing director del Mit Sloan School of Management, Bill Aulet, e di Sanjay Sarma, Mechanical Engineering Professor, anch'egli in forza al Mit; l'obiettivo è quello di fornire gli strumenti per “accelerare” la nascita della propria idea di impresa, selezionata in base alle potenzialità, alla visione di lungo termine, alle capacità analitiche, al contributo alla comunità e ai progetti d’eccellenza.

UNICA ITALIANA – Alessandra Berto, 36 anni e due figli, è stata l'unica candidata accettata nella Penisola. La “startupper” mestrina si è laureata a 22 anni a Ca' Foscari, ottenendo la lode grazie alla sua tesi sui cantieri nautici per la Provincia; impiegata in Trenitalia, si è occupata del “Revenue Management”, ovvero della massimizzazione del volume di affari attraverso l'ottimizzazione delle tecniche di vendita. Decisa a non fermarsi mai, quando i suoi figli sono cresciuti la 36enne mestrina ha deciso di rimettersi a studiare autonomamente, seguendo i corsi di edx.org, società no profit che vede la collaborazione delle università di Harvard e Mit (entrambe di Boston) per l'erogazione di corsi online ad alto livello, quasi sempre gratuiti. La manager ha ottenuto ottimi risultati e grazie anche al corso “Entrepreneurship 101: Who is your Customer?” è stata invitata ad inviare la sua candidatura al “Global Entrepreneurship Bootcamp”. E il suo progetto ha conquistato i selezionatori.

IDEE NUOVE, PER TUTTI – La start-up di Alessandra Berto mira a portare all'estero l’esperienza di collaborazione con la pubblica amministrazione nel meccanismo dei titoli di efficienza energetica, anche noti come “certificati bianchi”, che comportano un contributo economico come incentivo a ridurre il consumo energetico. Il progetto è curato per conto della società Ecobioservice, Energy Service Company di Martina Franca, in provincia di Taranto, e prevede l'analisi del settore, lo studio dei prezzi e il controllo delle diverse variabili per rendere possibili i finanziamenti. La mestrina, però, non si ferma qui: la 36enne fa anche parte di un gruppo nato per permettere ai giovani dei paesi emergenti di vedersi pagata la tassa d'iscrizione alla settimana al Mit; la partecipazione al bootcamp costa infatti seimila dollari (all'incirca 4.500 euro), cui devono aggiungersi i soldi per il volo e l'alloggio, una cifra che non è certo a disposizione di tutti i selezionati. Ecco quindi che, tramite una raccolta fondi globale con il meccanismo del “crowdfounding” (un sistema che prevede donazioni, anche minime, attraverso internet e che sta ottenendo grandi risultati in diversi ambiti), si cercheranno di mettere insieme i soldi per la formazione degli imprenditori di domani. Ad organizzare il tutto sono gli stessi “startupper” diretti al Mit, che hanno messo insieme il sito, lanciato la campagna e stretto la partnership con lo stesso Mit. Dal 18 al 22 agosto l'appuntamento per Alessandra e gli altri è a Boston, e forse proprio grazie a questo aiuto spontaneo all'appello potrebbero rispondere tutti e cinquanta i selezionati.

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