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Venerdì, 19 Aprile 2024
Green Marghera / Porto Marghera

Eni, il Cracking non riaprirà: "Ma qui sorgerà un polo della chimica verde"

Riunione tra sindacati e dirigenti Versalis sul futuro dello stabilimento di Porto Marghera: "Posti di lavoro al sicuro, investimenti di 200 milioni"

Un confronto molto atteso per capire il futuro di Porto Marghera. Un confronto cui hanno partecipato tutti i rappresentanti dei lavoratori dell'impianto della chimica di base del gruppo Eni, ansiosi di capire dalle parole dell'amministratore delegato di Versalis spa, Daniele Ferrari, se riaprirà o meno il Cracking a breve. Dopo più di un mese di scioperi a singhiozzo e il rientro oramai di buona parte dei 450 addetti all'impianto dalla cassa integrazione ordinario.

Al termine dell'incontro nella sede di Confindustria Venezia le parti sono rimaste ancora in posizione attendista, ma l'azienda avrebbe illustrato il progetto di riconversione del sito, con un impegno economico pari che potrebbe andare dai 170 milioni di euro ai 200 milioni. "Il progetto prevede la realizzazione di un 'Polo Tecnologico di Chimica Verde' per dare al sito una soluzione di prospettiva - dichiarano Cgil, Cisl, Uil in una nota unitaria - Tale ipotesi, secondo l'azienda, comporterà il non riavvio dell'impianto di Cracking, ma garantirà la salvaguardia dei livelli occupazionali".

Mercoledì dunque si terrà l'assemblea dei lavoratori, cui verranno comunicate le novità scaturite dal faccia a faccia: "Mancano ancora una serie di dettagli tecnici e di progetti complementari, a partire dal consolidamento delle attività della logistica, che vanno ripresi nell'ambito di un percorso di incontri successivi a quello previsto a livello ministeriale, per poi tornare al confronto locale per definire il piano di gestione", concludono i sindacati.

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