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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Green Marghera / Porto Marghera

Firmata l'intesa, 200 milioni di euro per il prossimo futuro green di Porto Marghera

Venerdì mattina siglato l'atteso protocollo d'intesa che porterà Eni a investire ingenti risorse in laguna per il suo progetto di "green chemistry"

Tutti a Roma. Perché quella firma significa 200 milioni di euro di investimenti a Porto Marghera. Significa consentire all'area di virare verso uno sviluppo "green". Significa, in soldoni, che l'area non è destinata a una morte lenta e dolorosa. E' stato firmato venerdì mattina, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il protocollo d'intesa per il progetto di trasformazione dello stabilimento Eni-Versalis.

Con la sottoscrizione dell'accordo Mise, Regione, Provincia, Comune, Autorità portuale, Eni, Versalis e i sindacati si impegnano a promuovere "ogni utile iniziativa di collaborazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi" per rispettare i tempi e i modi per portare in porto il progetto di "Green Chemistry" promosso dal colosso italiano degli idrocarburi. Prevista comunque la chiusura dello stabilimento di Cracking.

In prima fila i rappresentanti di tutti gli enti, con il governatore Luca Zaia a firmare al fianco del ministro Guidi il protocollo. "Questo progetto - dichiara il commissario Vittorio Zappalorto - riveste per l’amministrazione un grande interesse rappresentando un esempio concreto di riconversione industriale basata su un’attività produttiva moderna, innovativa e ambientalmente sostenibile. Finalmente Porto Marghera ha tutte le carte in regola per diventare un esempio di chimica verde e di uso delle fonti rinnovabili".

"Confidiamo in un senso di responsabilità affinché venga garantita la realizzazione degli impegni - commenta invece il segretario generale Uiltec, Paolo Pirani - E' importante che Versalis abbia riconosciuto l'importanza strategica dello stabilimento, sia per la sua posizione geografica, sia per la sua integrazione logistica con gli altri siti del Nord (Ferrara, Ravenna, Mantova) e che sia stato garantito il mantenimento dei livelli occupazionali (430 risorse), anzi un ampliamento del personale di 50 unità, a fronte del collocamento in mobilità del personale che maturerà requisiti pensionistici per massimo 25 lavoratori".


"L'accordo prevede l'assunzione di 50 persone entro la fine del 2017, di cui 20 entro entro agosto del 2015 - dichiarano in una nota unitaria i sindacati - il nuovo polo tecnologico prevede a regime un organico complessivo di circa 120 unità, per arrivare a un consolidamento del livello occupazionale a regime con 430 risorse. L'accordo prevede la costituzione di un Tavolo di Coordinamento composto da un rappresentante per ognuno dei soggetti firmatari del presente protocollo, da convocare con cadenza annuale, per garantire la realizzazione degli interventi previsti dal Protocollo d'intesa, assicurare un costante monitoraggi della realizzazione degli impegni assunti, inclusa la valutazione del rispetto dei tempi di rilascio delle autorizzazioni e di realizzazione degli interventi, da parte delle istituzioni locali. Le organizzazioni sindacali ritengono fondamentale che su questa partita così importante ci sia una piena e positiva partecipazione delle istituzioni locali per il raggiungimento in tempi rapidi delle autorizzazioni necessarie al progetto che creare una nuova industrializzazione in un territorio che per anni ha vissuto solo chiusure di interi cicli produttivi. Il progetto assume grande rilevanza per il rilancio del settore chimico e per il rafforzamento dell'industria nel paese in chiave innovativa e della Green economy".

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