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Motonavi e camion alimentati a gas naturale, il progetto del porto di Venezia

L'autorità portuale ha fatto domanda di finanziamento all'Unione Europea. Si punta a fare della città lagunare un punto di riferimento per il Mediterraneo

Nuovi investimenti sulla mobilità basata sul gas naturale liquefatto: ci punta l'autorità portuale di Venezia, che ha spiegato il proprio progetto nel corso della prima giornata del Green Mobility Show. Paolo Costa, presidente di Apv, ha annunciato di aver fatto richiesta di co-finanziamento europeo per una serie di attività incentrate sull'utilizzo del gas naturale liquefatto, puntando ad arrivare rapidamente all'utilizzo di un combustibile a inquinamento zero.

In particolare Apv intende alimentare a gas liquido un prototipo di motonave di collegamento con il Lido, uno di rimorchiatore a gas, una stazione sperimentale a terra a Marghera per rifornire le navi e, in un primo esperimento, camion e auto. Per cominciare c'è il prototipo di "mama vessel", la nave che collegherà il porto offshore con l'on-shore, il cuore tecnologico del progetto di terminal esterno alle bocche di porto.

DUE GIORNI DI MOBILITÀ VERDE A VENEZIA

Costa ha spiegato che la proposta di co-finanziamento ha già avuto il beneplacito del governo greco: l'idea di fondo è infatti quella di avviare un processo di innovazione della mobilità acquea che dovrebbe coinvolgere tutta la navigazione nel mar Mediterraneo. Utilizzare queste soluzioni a Venezia, conclude il presidente, significa avere una vetrina di prototipi significativa a livello mondiale.

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