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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mobilità, Venezia è la più "verde": bene trasporto pubblico, bike e car sharing

I risultati del rapporto Euromobility su 50 città italiane: il capoluogo veneto recupera tre posizioni, maglia nera a Reggio Calabria, Potenza e L'Aquila

Buone notizie in laguna, Venezia si aggiudica il titolo di città più “eco-mobile” d’Italia. Siamo avvantaggiati per la più estesa area pedonale e il conseguente basso indice di motorizzazione, ma non solo: il traguardo è stato raggiunto anche grazie a un trasporto pubblico che funziona, a un buon servizio di bike sharing e al miglior car sharing sia per offerta sia per numero di corse mensili per ogni auto disponibile. È quanto emerge dal nono rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane.

Sul podio anche quest’anno tutte città del nord, con il secondo posto a Brescia e il terzo a Torino; poco sotto Parma al quarto posto e Milano al quinto. Nella top ten si confermano anche Firenze al sesto posto e Bologna al settimo, mentre Roma è soltanto al diciassettesimo posto. Chiudono la top ten Padova all’ottavo posto, Bergamo al nono e Cagliari al decimo, una città del sud che per la prima volta conquista un posto tra le prime dieci. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Reggio Calabria, Potenza e L’Aquila.

La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nel nono rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città“, elaborato da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il rapporto segnala una flessione (-0,5%) del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (a dispetto del dato nazionale, che segnala un lieve incremento del tasso di motorizzazione, +0,2%) e la contestuale continua crescita del numero di veicoli a basso impatto, che raggiungono complessivamente l’8,5% del parco nazionale circolante (il peso dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica è, tuttavia, ancora decisamente marginale, presenza dello 0,21%, rispetto a quello dei veicoli a metano e gpl, che costituiscono l’8,3% del parco).

Si conferma comunque un’Italia ancora a due velocità, con il sud della nostra penisola che fatica a tenere il passo dell’innovazione, ma con interessanti esperienze in controtendenza: sono a Cagliari gli utenti del car sharing convenzionale che usano di più il servizio rispetto a ogni altra città italiana e Palermo introduce il servizio su area vasta insieme a sole altre 3 realtà italiane, Trento, Bolzano e Torino. Lo studio ha coinvolto tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di provincia con una popolazione superiore ai 100mila abitanti.

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