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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Reati ambientali in provincia, sanzioni in aumento: nel 2015 già 800mila euro

Il punto sul tavolo metropolitano tra enti e forze ordine: "Un successo, i criminali vengono puniti sempre di più: servirà da deterrente contro gli eco reati"

Quasi 800mila euro, solo nella prima metà del 2015: nel Veneziano le sanzioni contro le irregolarità di tipo ambientale hanno funzionato eccome, e l'hanno spiegato dati alla mano il commissario della Provincia Cesare Castelli e il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito in conferenza stampa martedì. Nell'occasione è stato illustrato il successo dell'attività tra Comuni, enti pubblici in genere, forze dell'ordine a tutti i livelli e la stessa Procura per contrastare il fenomeno della gestione illegale dell'ambiente, dai rifiuti all'abusivismo, dall'inquinamento alle mancate bonifiche.

Un dato parziale che si dimostra superiore alle aspettative sugli aspetti repressivi con sanzionamento rispetto al 2014, che si era chiuso con quasi un milione di euro recuperato per danni ambientali. Nel 2013, anno in cui l'operazione congiunta era stata avviata, erano stati invece poco più di 1,5 milioni. Per Castelli l'iniziativa, unica in Italia, "si è dimostrata fondamentale e lo sarà ancora di più con la nuova legislazione sugli ecoreati, permettendo di incrociare i dati e le informazioni dei vari soggetti consentendo così alla Procura di agire tempestivamente passando dal sistema sanzionatorio a quello delle multe e del procedimento penale". Il lavoro, ha ricordato il commissario, è organizzato per temi e permette di avere informazioni puntuali sul contrasto al consumo del suolo, gli abusi edilizi, la gestione e circolazione dei rifiuti fino a spingere sulle bonifiche ambientali. "Uno strumento che se oggi serve per reprimere - ha concluso Castelli - in futuro dovrebbe servire da monito e deterrente nel rispetto di norme e leggi".

D'Ippolito ha spiegato che "ciò che conta è che anche grazie a questo tavolo le indagini sono state più coordinate e quindi hanno portato a numeri maggiori, come si evince dai risultati delle multe. Non solo, il dato importante è che sono aumentate le denunce e soprattutto le condanne, grazie a indagini che hanno garantito i risultati in dibattimento. L'attenzione verso l'ambiente va aumentando, vogliamo mantenere alto il livello di sensibilità verso queste problematiche". Massimo Gattolin, competente provinciale per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento, osserva: "In provincia di Venezia ci sono 5mila punti autorizzati con emissioni in atmosfera e 1200 scarichi. Si tratta di una situazione complessa, con 230 punti che trattano rifiuti e li reimmettono nell'ambiente, e che vanno costantemente osservati".

Altro nodo cruciale è quello delle bonifiche: "Siamo impegnati per controllare che siano eseguite nel miglior modo possibile, seguendo le norme e con attenzione al ciclo di rifiuti. Ce ne sono 800 in provincia, 170 in siti di interesse nazionale, 300 nel bacino scolante in laguna: le forze dell'ordine hanno lavorato sul territorio confrontandosi tra loro e relazionandosi con l'Arpav. Abbiamo fatto una serie di attività di formazione, utilizzando una parte dei proventi per il progetto anche in termini di miglioramento delle attrezzature".

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