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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Come aprire la partita IVA

Tutte le informazioni, i costi, le tempistiche e a chi rivolgersi per aprire una partita iva

La partita Iva è un insieme di 11 numeri identificatori di una società o persona fisica. I primi 7 riguardano il collegamento della partita Iva al  titolare, i successivi 3 corrispondono al codice di identificazione dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo numero ha un ruolo di controllo. Questa sequenza numerica è fondamentale dal punto di vista tributario perché serve a identificare non solo il titolare ma anche la sua posizione fiscale. Aprire una partita Iva è obbligatorio per chi svolge un'attività in forma autonoma, come ad esempio, i liberi professionisti o le imprese che, non essendo soggetti a reddito da lavoro dipendente, devono adempiere gli obblighi fiscali con l'Iva (imposizione fiscale indiretta). Nel momento in cui un soggetto si accinge ad aprire una partita Iva accetta l'obbligo di emettere fattura e di pagare i contributi dovuti al fisco e alla previdenza sociale sotto forma di Iva sul valore aggiunto. 

Come aprire una partita Iva

Per aprire una partita Iva bisogna fare richiesta all’Agenzia delle Entrate che provvederà ad attribuire il codice di 11 cifre utile per identificare il soggetto richiedente. Il modulo da compilare e consegnare all'agenzia è il cosiddetto modello AA9/12 in caso di persone fisiche o AA7/10 in caso di soggetti diversi. Questo modello attesta la dichiarazione di inizio attività che andrà consegnata entro 30 giorni dall’avvio della propria attività professionale autonoma. In allegato ai modelli AA9/12 o AA7/10 dovrà essere consegnata anche la copia del documento di riconoscimento recandosi presso gli uddici oppure con una raccomandata con ricevuta di ritorno o telematicamente. 

Al momento dell'apertura della partita Iva va scelto il codice ATECO di riferimento della propria attività. I titolari di partita Iva, inoltre, devono aprire la propria posizione previdenziale all'Inps per il pagamento dei contributi e all’Inail per l’assicurazione obbligatoria.

I costi di una partita IVA

Aprire una partita IVA non ha costi di per sé, ma bisogna considerare le spese di mantenimento, che possono esser anche esose e bisogna sempre anche considerare le spese annuali per il commercialista.

  • Regime di Contabilità ordinaria: chi apre una partita Iva a regime di contabilità ordinaria deve guadagnare abbastanza in generale per poter affrontare comodamente le spese di gestione. 
  • Chi deve iscrivere una ditta alla Camera di Commercio, pagherà all’istituto una quota di circa 80-100 euro l’anno; a questa spesa va aggiunto il costo del commercialista e i contributi Inps. Da non sottovalutare anche il pagamento delle imposte Irpef e Irap, calcolate rispettivamente sul reddito e sul valore aggiunto prodotto.
  • Regime forfettario: si tratta di un regime agevolato, rivolto alle partite Iva con guadagni fino a 65.000 euro e prevede l’esenzione dall’IVA e una tassazione ad aliquote ridotte che corrispondono al 15% e al 5% per i primi cinque anni di attività. 

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