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Liberazione, Luzzatto: "Abbiamo il dovere di difendere le minoranze"

Il presidente della comunità ebraica di Venezia interviene in vista delle celebrazioni di domani che avranno il loro momento cruciale davanti al monumento in ricordo della Shoah in Ghetto Nuovo

Non basta la libertà di stampa, di voto e di parola, è necessario il convincimento che la democrazia richieda "l'acquisizione da parte delle maggioranze del dovere di difendere i diritti delle proprie minoranze". Lo ricorda Amos Luzzatto, presidente della Comunità Ebraica di Venezia, parlando delle celebrazioni per il 25 aprile, che in città culmineranno con la commemorazione al monumento in ricordo della Shoah in campo del Ghetto Nuovo.

Per Luzzatto "questa deve essere la parola d'ordine del 25 aprile e questa deve essere la scelta della nostra politica". Perché sul terreno dei silenzi e dell'indifferenza "nascono nel frattempo nuove forze pericolose che si chiamano con i nomi di negazionismo, revisionismo, ma anche di razzismo e xenofobia". "Adottare una linea politica nei confronti di questi rinnovati pericoli - spiega - significa rifiutare il silenzio, individuarne lo sviluppo e le cause, contrastarne la crescita con una profonda educazione alla democrazia e alla costruzione di una comune cultura".

Il presidente della Comunita Ebraica cita forze vecchie e nuove che possono operare per frenare la democrazia, "quelle esplicite e manifeste e quelle più insinuanti le quali adoperando un linguaggio pacifico e suadente disarmano la volontà di realizzare un percorso nuovo per tutta l'Europa". Le nuove minacce provengono da nuovi armamenti "rispetto ai quali impallidiscono quelli, pur terribili, impiegati nel secondo conflitto mondiale". (Ansa)
 

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