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Brugnaro promuove il suo primo anno di lavoro a Ca' Farsetti: "E' solo l'inizio"

Il sindaco, con la giunta, venerdì sera ha sintetizzato i 12 mesi di attività: "C'è chi dice che non abbiamo fatto niente. Non è vero. E' che non abbiamo tempo per finire sui giornali"

"Questo è solo l'inizio". Ci sono ancora 4 anni di consigliatura davanti, ma venerdì sera al PalaPlip per il sindaco Luigi Brugnaro, con i suoi assessori e consiglieri di maggioranza, è stato il momento di tirare una linea e guardare indietro a quanto fatto. Le polemiche si sono fatte sentire negli ultimi giorni da parte dello sfidante al ballottaggio di 12 mesi fa, il senatore Felice Casson, e di diversi sindacati, tra cui la Cgil e il Diccap. Insomma, di sicuro il futuro sarà "effervescente" dal punto di vista politico e istituzionale. Tant'è. "Questo è solo l'inizio", ha sottolineato il primo cittadino, promettendo impegno e abnegazione "senza percepire un euro".

L'intento dell'incontro pubblico era di rispondere alle critiche di chi attacca la Giunta affermando che in un anno "non si è fatto niente". "Non è vero, vi ho portato i dati - ha attaccato Brugnaro - solo che non abbiamo il tempo di finire sui giornali, come si faceva prima". I numeri presentati come più positivi rispetto al 2015 sono sul fronte della lotta all'abusivismo: in un anno, secondo il Comune, le operazioni in centro storico sono aumentate del 98%, passando da 1442 a 2857. Quasi il doppio. Sarebbero stati 62 gli interventi antidroga (+77% rispetto ai mesi precedenti), 4282 i sequestri di articoli contraffatti (+419%), 51 gli sgomberi di accampamenti abusivi (+59%), 455 le violazioni accertate a venditori abusivi (+179%), 1319 i controlli sulle attività ricettive (+31%). Sul fronte della sicurezza ci sono anche le "gesta" di Kuma, il cane antidroga della Municipale, di recente raggiunta anche da Luna, altra unità cinofila. "Ma ne stiamo addestrando anche una terza - ha annunciato il primo cittadino - perché stiamo rubando la droga ai pusher. Non ci fermeremo". 

Un occhio di riguardo alla sicurezza partecipata, con i gruppi di vicinato, oltre che la volontà di aiutare quelle associazioni che vogliono strappare porzioni di territorio al degrado, come Viva Piraghetto. Sotto l'hashtag #cosefatte scorrono i recenti accessi prioritari agli imbarcaderi (difesi dal sindaco), il pareggio di bilancio, il piano anticoorruzione, la riorganizzazione della macchina comunale ("perché vogliamo premiare il merito", ha dichiarato Brugnaro). La lunga sintesi ha spaziato dai problemi del tram, cui l'amministrazione sta cercando di trovare soluzione, alla copertura del Buco del Lido. Dal restauro del Ponte dell'Accademia alla Biennale finalmente in terraferma, a Forte Marghera. E poi il progetto pilota con Toyota per la mobilità sostenibile, le tariffe dei parcheggi abbassate, oltre che la chiusura delle ztl nei fine settimana. Al PalaPlip si è parlato di Grandi Navi e del progetto del Tresse Nuovo, otre che naturalmente di bilancio comunale. 

Insomma, la Giunta ha sciorinato i suoi assi nella manica. Lasciando poco spazio alla polemica. Gli strali sono partiti comunque nei confronti di quei giornalisti "che sono schierati" e di alcuni esponenti dell'opposizione. Da Davide Scano, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, per la famosa interrogazine "degli stivali" per il comandante della polizia municipale, Marco Agostini, ai sindacati "cui rispondiamo con i fatti". E' stata rinnovata al governo la richiesta di una legge ad hoc che dia maggiori poteri al sindaco metropolitano nella lotta al degrado, con conseguente fermo di una notte in camera di sicurezza per chi si macchia di comportamenti poco "edificanti" per la sicurezza e per la città, oltre che la volontà di chiudere con Regione e ministeri competenti la partita delle bonifiche di Porto Marghera. 

Prima del lungo discorso di Brugnaro, hanno parlato tutti i membri della giunta. Uno per uno. Per una serata iniziata alle 18 e finita quasi 3 ore più tardi. Ma la preoccupazione principale rimangono i conti di Ca' Farsetti: “La situazione finanziaria che abbiamo trovato quando siamo arrivati – ha spiegato in precedenza l'assessore al Bilancio, Michele Zuin – era davvero pesante: 800 milioni complessivi di debiti, tra Comune di Venezia e società partecipate, 64 milioni di sforamento del Patto di Stabilità più 20 milioni mancanti di oneri e benefici pubblici e 10 milioni di nuove spese. Negli ultimi 10 anni sono stati tolti alla città 1250 milioni di euro, i fondi della Legge Speciale, indispensabili per la sua manutenzione. In un solo anno - ha proseguito Zuin - il debito del Comune di Venezia è stato ridotto di 11,7 milioni e lo sforamento del Patto è passato da 64 a 18,3 milioni nonostante i crediti che il Comune vanta nei confronti della Regione Veneto e dello Stato. Per la prima volta, dopo molti anni, abbiamo approvato il bilancio preventivo per il triennio 2016-18 entro il termine previsto del 31 dicembre, riuscendo così a programmare interventi e azioni che hanno portato a notevoli risparmi”.

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