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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Approvata la delibera "salva-stipendi": respira la sanità privata veneziana

Stamattina la Giunta regionale ha dato il via libera allo stanziamento dei 46 milioni di euro necessari per coprire il buco nella gestione dei quattro ospedali convenzionati lagunari

Delibera approvata e soldi presto nelle casse dei quattro ospedali privati lagunari, i cui dipendenti da tempo lavoravano senza percepire alcun stipendio. La Giunta regionale, infatti, stamattina, ha dato il via libera allo stanziamento dei 46 milioni di euro necessari per dare la possibilità all'Ulss 12 di pagare le prestazioni delle strutture sanitarie convenzionate. In questo modo potranno essere onorati i pagamenti anche ai medici e collaboratori del Policlinico San Marco, di Villa Salus, del San Camillo e del Fatebenefratelli che avevano minacciato uno sciopero se la situazione d'impasse si fosse allungata ancora.

Secondo quanto riferisce il consigliere dell'Italia dei Valori Gennaro Marotta, il segretario regionale alla Sanità Domenico Mantoan avrebbe garantito di aver messo in moto "la macchina" affinché i soldi siano materialmente in cassa da lunedì.

 

“Abbiamo preso atto – sottolinea l’assessore – dell’accordo transattivo sottoscritto tra l’Ulss 12 e i privati creditori e della certificazione dei crediti dovuti dall’azienda sanitaria. Si è così concluso un iter piuttosto complesso, ma necessario vista la complessità della vicenda e la conseguente importanza di verificare che tutti i tasselli fossero al loro posto. Nonostante fossimo in presenza di una situazione debitoria che non doveva verificarsi – tiene a sottolineare l’assessore - abbiamo pensato prima di tutto ai lavoratori e alle loro famiglie, dando la priorità a rendere possibile il pagamento degli stipendi. L’intera somma verrà resa disponibile entro la prossima settimana”.


Soddisfazione "bipartisan" quest'oggi: "Sono particolarmente contento – afferma Gennaro Marotta - perché l'assessore Coletto, che in questa maniera ha confermato, se mai servisse, di essere uomo di parola, ha riconosciuto che la mia via di cercare la praticità e la soluzione dei problemi, senza ricorrere alla polemica fine a se stessa, alla fine paga. E in questo caso pagherà gli stipendi arretrati ai lavoratori in attesa".

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