I casi dei militanti espulsi dalla Liga Veneta su decisione dell'ex segretario Flavio Tosi verranno riesaminati "attentamente" dai nuovi vertici del Carroccio, per valutarne il rientro nel partito: "Vogliamo capire se erano operazioni senza un motivo, magari perché chi è finito nel mirino stava antipatico a qualcuno". Lo ha detto Matteo Salvini, in un'attesa conferenza stampa nella sede di via Bellerio. Il segretario nazionale ha annunciato poi che è stato reintegrato il segretario provinciale di Venezia, Alberto Semenzato, sospeso per sei mesi dopo alcuni commenti postati su Facebook. "Ha presentato le proprie scuse ed è stato riammesso", ha dichiarato Salvini. Dopo aver letto la lettera ufficiale inviata dal protagonista della vicenda, che quindi ora "può tornare in sella".

Naturalmente Semenzato è ben felice della decisione annunciata da via Bellerio: "Non solo per me - ha spiegato - ma soprattutto per il fatto che un commissariamento, nel momento in cui si devono discutere e decidere le liste per le Regionali ma specialmente per le Comunali a Venezia, sarebbe stato un grosso problema. Così potremo lavorare in modo proficuo". A finire nel mirino dei piani alti del Carroccio un post in cui il segretario provinciale dichiarava che nel giorno della manifestazione della Lega a Roma preferiva "una sciata in montagna". Dichiarazioni che poi aveva sottolineato fossero solo delle battute scherzose.

Oltre al "caso Semenzato", però, rimane sul tavolo la questione degli espulsi dalla Liga Veneta da Flavio Tosi, a sua volta fuoriuscito dalla Lega. "Non so nulla di eventuali reintegri e di sicuro prima voglio le scuse della Lega per la mia espulsione dell'aprile del 2013 - dichiara Paola Goisis, leghista padovana e 'bossiana' della prima ora. "Ad espellermi all'epoca delle ramazze fu Flavio Tosi come segretario nazionale della Liga - aggiunge - ma fece il lavoro sporco su mandato di Roberto Maroni e di Matteo Salvini. Venni espulsa - dice - per dei presunti fischi a Pontida, mai fatti. Fu solo un pretesto per 'far fuori' i bossiani. Oggi la vicenda si ripete con i tosiani. Per me ci vogliono prima le scuse e poi si vedrà".