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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Brugnaro contro le "favole gay": "Togliamo quei libri dalle scuole"

Il sindaco vuole rimuovere i volumi con le "fiabe arcobaleno" da asili ed elementari: "Poi i genitori a casa loro facciano quello che vogliono"

L'aveva promesso durante la campagna elettorale, ora il sindaco Luigi Brugnaro è passato all'azione. Una delle prime misure disposte dal nuovo titolare di Ca' Farsetti è stata quella di togliere tutti i libri che contengono le cosiddette "favole arcobaleno" dalle scuole materne ed elementari del territorio veneziano. Si tratta di quei libricini che vennero acquistati dall'amministrazione comunale su imput della consigliera delegata alla Lotta alla discriminazione Camilla Seibezzi, durante l'amministrazione dell'ex sindaco Giorgio Orsoni.

Una spesa di diecimila euro per piccoli volumi che sarebbero dovuti finire tra gli scaffali degli istituti e che avrebbero dovuto insegnare ai più piccoli ad accettare e soprattutto a rispettare le differenze di genere. Favole in cui, per esempio, due pinguini maschi covavano lo stesso uovo, o un cagnolino sognava da grande di fare la ballerina. Al tempo scoppiarono feroci polemiche che spaccarono in due anche la maggioranza in Comune.

Fin dalle prime battute della campagna elettorale, dunque, Luigi Brugnaro aveva dichiarato che di quei libricini non avrebbe voluto saperne: "Abbiamo verificato se c'erano libri su 'genitore 1' e 'genitore 2' nei vari istituti. In quel caso li abbiamo semplicemente fatti ritirare - ha spiegato il sindaco - perché non va bene. A un bambino non puoi chiedere di fare queste cosa qua. I genitori poi sono liberi di fare le loro scelte. Parlarne è possibile nei convegni, negli ambiti della cultura. Poi la libertà di scelta degli adulti deve essere massima. Il bambino deve trovarsi a scuola in un ambiente sereno e tranquillo, dopodiché nelle loro case chiameranno i genitori papà 1 e papà 2, mamma e mamma 2. Possono fare quello che vogliono. Noi - ha concluso - incoraggeremo tutto ciò che vuol dire integrazione, ma dobbiamo pensare anche alla maggioranza delle persone. Io non me la dimentico di sicuro".

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