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Brugnaro «non prende ordini», la Lega vuole «più peso in giunta». Ma c'è convergenza

Lista del sindaco uscente in via di costruzione, tutti i consiglieri confermati. Tomaello prepara il "decalogo" per discutere ma «non faremo la guerra per un posto piuttosto che un altro»

«È la miglior partner che si possa desiderare, ma io sono un uomo libero», non è tratta da una tenzone amorosa, è una frase del sindaco Luigi Brugnaro che parla di una possibile alleanza con la Lega in vista delle amministrative di primavera a Venezia. L'ha detta durante la conferenza di Confesercenti all'M9 di oggi, mercoledì 29 gennaio, cui ha preso parte a Mestre. Prove di dialogo fra il primo cittadino uscente e il partito di Luca Zaia, con cui «essendoci da sempre una grande amicizia, condivido ideali e valori. Questo è fuori discussione - dice Brugnaro - Ma la Lega è la Lega e io sono uno che non ha tessere e non prende ordini», afferma direttamente in tema di concessioni di assessorati e Municipalità. Ma poi conferma: «Il dialogo c'è ed è ovvio che quando si tratta l'obiettivo è trovare punti in comune». Pesature reciproche in corso, come da manuale di strategie delle politiche pubbliche, tanto più efficaci quanto più si fanno sapere piuttosto che dirle.

Il decalogo

A ribadere l'unità d'intenti è anche il giovane commissario provinciale della Lega Andrea Tomaello. «Ci siamo confrontati varie volte sui temi, la Lega sta terminando di scrivere un “decalogo” delle proposte da condividere con Brugnaro. Ma già su molti punti c’è convergenza». Osservazione e conversazione vanno avanti da anni. «Rispetto a 5 anni fa chiederemo maggiore rappresentanza in giunta - le poche e semplici le condizioni - ma non faremo la guerra per un posto piuttosto che un altro. Siamo disposti a dialogare con il sindaco affinché si trovino le migliori soluzioni per la città. Spero entro breve di riuscire ad arrivare ad un buon accordo per la Lega ma soprattutto per la città», ribadisce Tomaello.

Consiglieri riconfermati

Focus sul bene della città anche da parte del sindaco di Venezia: «Voglio difendere gli interessi dei cittadini. Non pretendo di rispondere a nessuna logica che non sia l'interesse collettivo - E, avverte Brugnaro, abbiamo già dimostrato di saperlo fare - Qui a Venezia è stato trovato un disastro economico - ciononostante - siamo riusciti ad amministrare e ad abbattere il debito. Nostre sono opere per 540 milioni di euro, al netto - puntualizza - dei 100 milioni che ci ha dato il governo Renzi. Gli altri soldi li abbiamo trovati sistemando ed efficientando. All'Italia forse interessa sapere che si può governare abbassando il debito pubblico, perchè farlo diversamente non è farlo seriamente. Con la Lega decideremo i candidati di tutto lo schieramento, faremo gli accordi, si deciderà come fare la compagine e se ci saranno anche candidati nelle Municipalità», conclude. Tutti confermati i consiglieri al secondo mandato, mentre la lista è ancora in fase di costruzione.

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