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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ufficiale: il Comune fa causa per lo spostamento della tesoreria a Roma

La norma prevede la sospensione fino al 2014 del controllo delle casse comunali, che passerà alla ragioneria dello Stato. Il sindaco Orsoni: "Non è come nel fascismo ma ci siamo quasi"

Il Comune ha deciso di proporre un'azione legale per ottenere l'accertamento della non sussistenza dell'obbligo di trasferimento della cassa comunale alla ragioneria generale dello Stato. La decisione, avallata dall'Anci, che ha trattato la tematica nella riunione del consiglio di presidenza di ieri, è stata annunciata dal sindaco, Giorgio Orsoni, che ha previsto che "dovrebbe essere seguita da parecchi altri Comuni".

"All'Anci - ha spiegato il primo cittadino -, sono stato io a lanciare la proposta, trovando l'approvazione dei grandi Comuni presenti, come Firenze e Roma, e abbiamo parlato in mattinata anche con Vicenza". Orsoni ha definito la decisione "coerente anche con quella dell'impugnativa della Regione davanti alla Corte Costituzionale, che non può essere adita direttamente dai Comuni", specificando che "abbiamo pensato di avere la possibilità di proporre azione davanti al giudice ordinario, sollevando la questione di legittimità costituzionale in via incidentale". "Come tutte le iniziative giudiziali - ha concluso Orsoni, spiegando che la questione verrà affidata ora agli avvocati, che vedranno anche se ci sarà spazio per un provvedimento d'urgenza - avrà il corso che avrà, ma vogliamo mettere un punto fermo sull'argomento dell'autonomia, di fronte al quale i rischi possono essere di vario tipo ed è proprio per questo che siamo obbligati a fare questa azione, per non pentirci poi di non aver messo le mani avanti adesso".

Orsoni poi stoppa già sul nascere le eventuali polemiche: "Non lo facciamo per andare contro il governo Monti o per passare per anti-italiani, ma perchè riteniamo nostro dovere difendere l'autonomia dei Comuni, che è garantita dalla Costituzione, la quale chiarisce inequivocabilmente che la Repubblica si ripartisce in vari soggetti, di cui lo Stato è solo uno di questi, mentre i Comuni sono addirittura antecedenti allo Stato stesso".

La questione, dunque, è destinata a finire in tribunale. Secondo il primo cittadino sarebbe l'autonomia stessa dei Comuni a essere messa in pericolo: "Il rispetto delle autonomie comunali è rispetto della nostra Repubblica e della Costituzione - ha spiegato Orsoni - E nemmeno momenti di particolare difficoltà come questo possono consentire di calpestare la Carta costituzionale, trattando i sindaci da ultimi dipendenti dello Stato, un insulto che non possiamo accettare. Non rispettare l'autonomia dei Comuni è gravissimo e penso che il governo non lo abbia sufficientemente valutato".

Infine la stilettata finale: "Non dico - ha concluso - che sembra di tornare al Ventennio quando i comuni non erano enti autonomi, ma ci siamo vicini. Quando sono stato eletto, pensavo di fare non il burocrate del governo centrale, quanto il rappresentante della comunità. Siccome penso di essere un sindaco e non un podestà, tra i miei doveri principali ritengo ci sia anche quello di difendere l'autonomia del Comune".

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